Il piano degli interventi varato dall’Amministrazione Tosi prevede un grande intervento di impianti sportivi effettuato dai privati in località Spianà. Tale intervento sottovaluta l’esigenza di realizzare nella terza circoscrizione delle aree di verde attrezzato al servizio dei cittadini.
Il progetto del Comune non interessa tutta l’area della Spianà, la quale in parte rimane non utilizzata con il pericolo che successivi interventi possano comprometterla.
Nella terza circoscrizione di
Verona vi è un rapporto abitanti/verde ed abitazioni/verde molto alto rispetto a tutte le altre circoscrizioni del Veronese e per tale motivo la Giunta Tosi avrebbe dovuto intervenire per rendere vivibile l’area territoriale e non per effettuare interventi di privati che limitano lo spazio verde per i cittadini.
“Il progetto del Parco della Spianà, dichiara Lorenzo Dalai consigliere provinciale del PD, era nato trent'anni fa dalla cessione al Comune di Verona di aree della zona acquisite da imprese che, non potendo compensare con Verde Pubblico alcune nuove costruzioni in zone diverse della città, avevano così assolto gli obblighi dati dall'allora vigente PRG. Quindi si tratta di aree destinate a Verde Pubblico, che tali dovrebbero restare, per rispetto al Territorio”.
Per Territorio, continua Dalai, io intendo quel Filo Rosso che collega Padri e Nonni a Figli e Nipoti, ovvero la capacità di realizzare interventi che abbiano un minimo di proiezione nel Futuro, un po' di lungimiranza, qualità che oggi sembra essere ormai impossibile da trovare tra le doti dei nostri amministratori pubblici”.
Qui il resto del post“La trasformazione in verde ad uso sportivo, conclude Lorenzo Dalai, snaturerebbe la destinazione, visto che gli impianti sportivi necessitano di una serie di servizi (spogliatoi, ristorazione, parcheggi) che collocano le aree così definite a mezza strada tra il verde pubblico e le zone urbanizzate. Perciò, se si vogliono realizzare impianti sportivi in questa zona, occorre che il progetto sia inserito in una totale sistemazione dell'area, non si deve assolutamente procedere a stralci, perché così si aprirebbe la possibilità di passare ad una urbanizzazione quasi totale”. “Il Partito Democratico da anni si è impegnato, dichiara Federico Benini segretario del Circolo Pd, per impedire che alla Spianà spetti una fine simile. Non è stata sufficiente la nostra raccolta firme nella primavera 2011 per chiedere che vi fossero delle macro aree del parco destinate alla comunità, non sono stati sufficienti gli emendamenti presentati in Consiglio comunale sul Piano degli Interventi”. “Ora vogliamo fare, conclude Benini, un’altra proposta concreta a questa amministrazione: preso atto del campo sportivo previsto dal Piano degli Interventi, puntiamo sulle opere di compensazione. Il Comune si impegni a rivedere il progetto delle aree adiacenti all’attuale campo da mini-golf (già esistente), le acquisti (la proprietà è suddivisa tra pochissimi privati) e se ne ottenga una vasta area di 120.000 mq dove realizzare un grande parco (più grande del San Giacomo) con tanto di alberi e laghetto, a disposizione di tutta la città”. “Ho saputo in questi giorni che gran parte del terreno della Spianà verrà utilizzato per creare impianti sportivi e strutture, quali spogliatoi e posti di ristoro, collegate”. Ha dichiarato Paola Lorenzetti della segretaria comunale del Pd. “In un primo momento ho pensato, continua Lorenzetti, che tutto sommato è una buona cosa, lo spazio per fare sport a Verona non è mai troppo, e una zona abbandonata prima o poi diventa anche luogo di traffici poco puliti. Poi però mi è venuto spontaneo pensare ai grandi progetti del passato per la Spianà, che la raffiguravano come il futuro polmone verde di Verona: un'enorme distesa di terra tutta regalata alla natura, con alberi, aiuole fiorite, panchine, giochi per bambini, percorsi della salute con esercizi all'aperto. Non sarebbe stato bello così? Un grande parco accessibile a tutti, un semplice parco dove passeggiare, riposare, leggere, giocare... con tanti alberi che forniscono ossigeno in una zona dove l'aria è sempre più inquinata. Tutte le grandi città europee, Londra, Parigi, Madrid, hanno parchi splendidi, curati, abitati, per riposare e ricreare la mente. Da noi no, non è possibile niente del genere. Se non roviniamo tutto con colate di cemento non siamo contenti. Niente polmone verde quindi, perché i pochi fili d'erba degli impianti sportivi non svolgeranno certo la funzione di tanti alberi; e niente condivisione di spazi da parte dei cittadini, perché gli impianti sportivi sono di fatto preclusi a chi non pratica lo sport”. Pazienza..., conclude Paola Lorfenzetti, continueremo a respirarci quest'aria sempre più contaminata, senza alcuna prospettiva positiva per il futuro. E gli anziani, invece di sedersi all'ombra, d'estate, a guardare i nipotini giocare, continueranno ad osservare i cantieri delle case che crescono, crescono... anche se non servono a nessuno, perché a Verona ci sono circa 10.000 appartamenti sfitti! Il Circolo Pd della terza circoscrizione ha organizzato domenica mattina, dalle 10,30 in poi, una passeggiata-castagnata attorno a tutte le aree coinvolte dal Piano degli Interventi e verranno presentate dei rendering per dimostrare come l’amministrazione vuole ridurre l’area e la proposta di verde con le relative immagini.