Spiedini chezmoi, per definire uno spiedino alternativo non avevo altra definizione possibile… visto che non ho voluto seguire una cottura tradizionale e ne ho sperimentata una in “due tempi”, per esaltare i sapori di ogni singolo elemento.
E’ evidente che avendo come ingrediente principale un’ottima salsiccia podolica, che contiene anche pancetta di maiale nero oltre al pepe nero ed immancabili semi di finocchio e sale, anche le verdure di accompagnamento devono esprimere tutto il loro sapore e la loro consistenza.
Ecco quindi che gli spiedini chezmoi prevedono una prima cottura a bassa temperatura (anche per fare capire a mia moglie che il roner non è un soprammobile) e poi un “passaggio” su griglia ben calda, prima di essere impiattati e gustati.
Questo è il secondo prodotto, della selezione Sabatino, che ho potuto testare e posso confessare che (come per l’hamburger) non ho resistito e l’ho assaggiato crudo, anche per decidere come cuocerle e per potere gustare al meglio i sapori diversi dai canoni tradizionali.
Mia moglie Anna non ama consumare molta carne (sono io il vero “carnivoro” di casa) ma, in questo caso, non ha battuto ciglio quando le ho preparato hamburger e salsiccia in questo fine settimana, anzi mi ha chiesto che tipo di carne fosse (visto che risulta evidente che ha un colore ed un gusto particolare, che non richiede aggiunte di sale).
“Un, due, tre, podolica“, questo il motto che ha accompagnato il mio “rientro in cucina”, visto che avevo abbandonato i fornelli da una settimana ed avevo lasciato spazio a mia moglie (che si lamenta di avere perso l’abitudine di cucinare), devo ammettere che mi mancavano i miei fuochi ed i piatti “da blog”, quelli che ho acquistato ed utilizzo quando desidero impiattate particolarmente curate.
Bando alle ciance, eccovi i miei spiedini chezmoi, secondo approccio con la carne podolica, un vero inno al sapore ed al colore.