Riceviamo ogni giorno centinaia di lettere per posta che ci chiedono, in quanto maggiori esperti di Lost dell’Europa meridionale, di spiegare l’ultima puntata di Lost.
Allora, Silvia. L’ultima puntata di lost si può dividere in 3 parti, nonostante sia già divisa in due. Tre. Ti dice nulla? Neanche a me. La prima parte è quando loro credono che Sun sia di nuovo incinta. Sun, che vuol dire sole, incinta, che da la vita. Ancora nulla? No, neanche a me. La seconda è quando Walt, il figlio del tipo di colore, si rifiuta di ballare YMCA. La cultura black è tradizionalmente piuttosto incline all’omofobia, questa potrebbe essere una velata critica sociale. La terza è la parte finale, quando Ben approccia Juliet che lo rifiuta e poi lui si giustifica dicendo che stava scherzando e che in realtà lei non gli piaceva neanche un po’. Ben in molti dialetti del nord vuol dire “bene”. E’ un caso? Sinceramente non lo so.
Come ogni puntata della serie che ci ha ossessionato negli ultimi anni, queste tre parti sono autonome ma allo stesso tempo legate tra loro. Indice di autonomia è che se ti alzi e fai una telefonata di 5-6 minuti, quando ritorni riesci agevolmente a riprendere il filo del discorso. Indice di legame è che, se viste al contrario (cioè non parti 1-2-3, ma 3-2-1), ad un certo punto si riesce a cogliere distintamente Sajid che canta “happy birthday mister president” rivolto verso il mostro di fumo. Che si commuove, lo bacia e dona tutto ciò che ha alle missioni diocesane in Bouaké (Costa d’Avorio).
Alcuni sono molto incazzati, dicono fosse tutta una presa in giro. Perché dicono che dopo sei anni così, non ci potevano lasciare così. Io, siccome non riesco ancora a pormi nei Suoi confronti in modo laico, mi sto pian piano convincendo che forse è meglio così.