Recensione | Arrow 3×21 “Al Sah-him”

Bentornati!
A meno due dal finale di stagione, la situazione si fa sempre più disperata. A cominciare da…

“My name “was” Oliver Queen…” (Il mio nome “era” Oliver Queen)

La sottoscritta ha preso molto bene il cambio di nome di Oliver

L’episodio, questa volta, non inizia subito dopo il “previously on Arrow”, come al solito, ma anche prima, con Oliver che abbraccia la sua nuova vita e dice di non chiamarsi più Oliver Queen. Per la prima volta dopo tre anni, le parole iniziali che abbiamo sentito innumerevoli volte sono cambiate.
Poi, Oliver viene preso e manovrato come un burattino.
Quello che mi ha davvero scioccato non è stato tanto vedergli essere fatto il lavaggio del cervello (cosa che comunque mi ha ricordato un sacco il depistamento di Peeta in Mockingjay) o accettare quello stupido nome, ma uccidere quel uomo che lui ha visto essere Diggle.
È dalla 2×06 che Oliver non uccide più nessuno, nemmeno Slade, ma ora il suo giuramento di nuova vita è stato brutalmente preso a calci da quel tipaccio che vuole andare in pensione con tanto anticipo. È così ingiusto!
E dopo un brutale addestramento, gli viene anche data la prima missione come Heir of the Demon (Erede del demone), vale a dire ricondurre al cospetto del padre Nyssa.

“I have lost a sister, a father, Oliver… There’s no way I was about to lose you too.” (Ho perso una sorella, un padre, Oliver… Non accetterò di perdere anche te)

[Hai dimenticato Tommy!]
A proposito, bisogna aprire una parentesi e dire che Laurel è stata fantastica! Davvero, ho concordato con lei per praticamente tutto l’episodio. Il viaggio a Central City e l’incontro con quel genio adorabile di Cisco le hanno fatto un gran bene e anche gli allenamenti con Nyssa.
È stata propositiva, coraggiosa e, come ho detto, ero sostanzialmente d’accordo con tutto ciò che diceva, quindi!
Davvero bello il rapporto che si è creato tra Laurel e Nyssa. La figlia del demone le insegna a combattere decentemente, mentre lei le insegna a vivere una vita normale (era così carina e innocente! Quasi non la riconoscevo) e purtroppo anche a mangiare cose che non avrebbe dovuto mai essere concepite dal genere umano.
Purtroppo, il nemico sta arrivando (OMG! Il nemico è Oliver, vi rendete conto?!), pertanto questa pace iddilliaca dura poco. Ammiro il coraggio di Nyssa di essere andata incontro al suo destino.

“We thought, that Oliver was just giving up his life ti Ra’s, but he gave up his soul.” (Pensavamo che Oliver stesse rinunciando alla sua vita per Ra’s, ma ha perso anche la sua anima)

Prevedibilmente, Diggle e Oliver non credono assolutamente che Oliver sia cambiato, perché un conto è unirsi alla Lega degli Assassini, un altro seguire pure il loro credo.
Purtroppo, non è così facile e Oliver ha praticamente dimenticato chi è, e più velocemente di quanto chiunque si sarebbe aspettato.
Effettivamente, la sottoscritta si era chiesta cosa avrebbe significato per Oliver unirsi alla Lega. D’altronde, se non avesse dimenticato chi è, cosa avrebbe potuto impedire a Oliver, una volta morto Ra’s (e magari aver accellerato i tempi soffocandolo con un cuscino), di rifare le regole, rinominare il luogo Lega delle Frecce, abdicare e tornarsene di corsa da Felicity?
Doveva esserci l’inghippo e così è stato.
Però… è davvero così? Voglio dire, l’essenza di Oliver è scomparsa o è bloccata dentro da qualche parte dentro di lui (come Felicity e io crediamo) in attesa che qualcosa lo smuova e gli permetta di riprendere il controllo? Durante questo episodio, qualche volta ho valicillato, perché mi ha fatto male vedere Oliver ad un passo dall’uccidere Diggle e Nyssa.
Poi c’è una parte di me vuole credere che Oliver sia forte abbastanza da aver resistito al lavaggio del cervello, che stia macchinando qualcosa e che magari avrebbe solo ferito Diggle (senza però ucciderlo), se Thea non l’avesse fermato e che sapesse che Ra’s non gli avrebbe fatto uccidere la figlia (nella mia testa, questo ragionamento suonava più sensato, ve l’assicuro). E se anche così non fosse, siamo ancora in tempo per far scattare la molla.

Vederli rendersi conto della realtà è stato triste (“my name is Oliver Queen” è il mio mantra per sentirmi meglio), ammettere che Oliver era davvero perso. Spero non sia davvero così (cioè, tecnicamente non lo è, altrimenti di che parliamo il prossimo anno?).

“Gone, but never forgotten” (Andato, ma mai dimenticato)

In questo episodio così “girl power”, anche Thea è stata una vera forza.
Per una volta, concordo assolutamente con Malcolm, almeno riguardo al fatto che la forza di Thea è sempre stata dentro di lei, anche prima che lui l’allenasse.

Molto bella la sua entrata trionfale, con lei che salva la vita a Diggle, così come il fatto che voglia ancora bene ad Oliver nonostante tutto e voglia ancora salvarlo.

Purtroppo, nonostante l’aiuto del Team Arrow per impedire a Nyssa di essere scambiato con Lyla (quello è stato un vero colpo basso da parte di Oliver) e l’arrivo di Thea, Nyssa viene catturata e portata al cospetto del padre. Il quale, con mia sorpresa e sollievo, non la uccide.
No… Ra’s si limita a proporre un bel matrimonio tra Nyssa e Oliver…
[Mi oppongo!]
…E a svelare a Oliver il vero motivo per cui voleva Nyssa lì, vale a dire mettere le mani sul virus che si trovava a Hong Kong cinque anni prima per poi rilasciarlo su Starling City.
[Gira che ti rigira, ogni season finale Starling City deve rischiare la distruzione. Va aggiunta alle città in cui non trasferirsi mai, insieme a Mystic Falls e Beacon Hills.]

Hong Kong

Continua a non fregarmi granché della famiglia Mulino Bianco e Oliver con cinque anni di meno, ma… una cosa bisogna dirla: finalmente questa trama ha un minimo di senso di esistere!
Sembrava completamente messa a caso (ecco, in realtà perlopiù lo sembra ancora), invece finalmente il collegamento con il resto con questo episodio si fa un po’ più consistente di battute ripetute a pappagallo da Oliver nel presente.
Intanto, per Akio si avvicina la fine. Prevedibilmente, viene colpito dal virus, quindi immagino che i prossimi flashback saranno una corsa contro il tempo per salvarlo, missione che fallirà miseramente. Morte, dolore, lacrime e poi finalmente forse ci togliamo di torno Hong Kong.
[Suonerò crudele, ma dopo venti episodi in cui mi hanno rotto le scatole con Hong Kong, Maseo, Tatsu, Amanda e tutto il resto, convolgendomi per forse cinque minuti in tutto, è rimasto poco per cui dispiacermi. E poi tutto il mio dolore è impegnato a sopravvivere al resto.]

Varie ed eventuali:

– Ma che schifo le patatine fritte con il milkshake! Da italiana mi oppongo completamente!

– Ho amato il momento in cui Felicity non viene perquisita e proprio lei nascondeva le armi che poi userà Lyla per mettere al tappeto due della Lega degli Assassini. Fight, Team (Arrow)!

– Sono trascorse tre settimane, seriamente nessuno ha trovato cinque minuti per dire a Thea: “hai presente il tuo ex/non più ex? Ecco, in realtà ha finto la sua morte, quindi è vivo. Sei felice?” Voglio dire, la spiegazione di Felicity è abbastanza plausibile, ma tre settimane!

– Thea ha vissuto sotto un masso per non essersi accorta di quello che succedeva tra Oliver e Felicity? Beh, non essendosi nemmeno resa conto del covo sotto il locale e che Oliver era Arrow, cosa potevo aspettarmi? Still love you.

Promo e ringraziamenti: