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Spiritus Templi - Paolo Negro

Creato il 17 aprile 2014 da La Stamberga Dei Lettori
Spiritus Templi - Paolo NegroFrancia, 1313. Il processo ai Templari langue nel braccio di ferro tra re e papato. Mentre ci si interroga sul destino dell’Ordine, i cavalieri scampati all’arresto, tra i quali circola un’antica profezia, cercano disperatamente di salvare non solo il proprio onore ma anche i loro tesori più preziosi: i tre portolani che indicano la rotta per la Costa di Dio. Custodi di questo sapere rivoluzionario sono le cattedrali gotiche – e tra esse Notre-Dame – che stanno sorgendo in tutta la Francia inghiottendo fiumi di denaro la cui origine è misteriosa. Quando Goffredo De Lor, prete trentacinquenne della Normandia, arriva a Parigi per dimenticare un passato burrascoso e mettersi in salvo da un pericolo che lo sovrasta, ancora non sa che diventerà una pedina importante sulla scacchiera di un gioco senza esclusione di colpi. Inizierà un lungo viaggio costellato di peripezie e avventure, lotte di potere tra opposte fazioni, omicidi e complotti. Sullo sfondo di un XIV secolo vivido e ricco di contrasti, Goffredo affronterà uno dopo l’altro tutti coloro che tenteranno di impedirgli di giungere alla verità. Una verità sottile e maledetta, dai contorni sfumati, al limite dell’eresia. Capace, con la sua forza dirompente, di cambiare per sempre il corso della storia.

Recensione

Un romanzo complesso ed interessante anche se non di facile lettura, dato il periodare volutamente lungo e talvolta piuttosto contorto, connesso con il continuo riferimento a profezie e citazioni di uomini di fede, scienziati e filosofi.
Goffredo di Lor e Edmund sono i maggiori protagonisti di questa storia, in continua discussione fra loro con dotte disquisizioni, nonostante siano i primi ad ammettere con Sant’Agostino che “Dio si conosce meglio nell’ignoranza”. Goffredo De Lor è incaricato dal padre confessore Umberto di portare a termine una missione le cui modalità e finalità risulteranno solo dalla risoluzione di un’enigma contenuto in un messaggio. Questo gli è stato consegnato da Edmund, pupillo di Umberto, di cui ha raccolto le disposizioni in punto di morte. Ad Edmund è stato altresì raccomandato di accompagnare e proteggere Goffredo De Lor nella pericolosa impresa della ricerca della verità che si svolge per la maggior parte a Parigi. Anche Goffredo De Lor è un prete e ha preso la tonaca dopo aver scoperto la propria fidanzata in ginocchio mentre praticava sesso orale a suo padre, Florence De Lor. Un fatto che, secondo le intenzioni dell’autore, dovrebbe risultare altamente drammatico, ma che a sentirlo ripetere appare piuttosto boccaccesco. Il ricco Florence de Lor, accortosi della presenza del figlio nelle circostanze sopra accennate, non ha ritenuto opportuno giustificare il proprio comportamento ma ha scacciato il figlio con queste parole:
Perché la Senna ha sempre due sponde e questa volta tu sei su quella sbagliata. E per questo te ne devi andare.

dimostrando, a parte la scarsa moralità, di avere anche una logica piuttosto difettosa; se fosse vissuto ai nostri giorni lo avrei visto adattissimo alla carriera in politica.
Il romanzo è interessante, oltre che per le citazioni erudite, soprattutto per le descrizioni dei luoghi e della vita nel Medio Evo, nonché per aver saputo creare quell’atmosfera tenebrosa adatta a fare da sfondo ai fatti di sangue che si susseguono dall’inizio della storia. All'atmosfera lugubre concorrono il tempo sempre piovoso, le azioni dei personaggi quasi sempre svolte durante la notte o nell’oscurità delle chiese, nonché i riti magico-esotirici compiuti dalle streghe, in pratica le uniche donne descritte nel romanzo. Su tutti poi incombe il pericolo di eresia di cui è stato accusato il Gran Maestro dei Templari, Jacques de Molay, che, come tutti già sanno, langue nelle prigioni del re Filippo di Francia.
L’autore centellina le informazioni destinate a risolvere l’enigma nascosto nel messaggio inviato a Goffredo De Lor per creare aspettativa nel lettore. Dette informazioni, piuttosto cervellotiche, non sono facilmente comprensibili, come si può facilmente intuire, e rimangono piuttosto oscure anche dopo la loro spiegazione da parte dei protagonisti, presupponendo una conoscenza di personaggi, avvenimenti e luoghi che la maggior parte dei lettori in genere non possiede. Sarebbe stato a mio avviso opportuno inserire qualche disegno in più oltre ai tre presenti nel libro, come ad esempio la pianta delle cattedrali di Notre Dame e Chartres, perché è pressoché impossibile seguire i personaggi nel loro girovagare alla ricerca della verità dentro e fuori le mura delle chiese. Volendo fare un paragone, è come se leggessimo "Il Codice da Vinci" senza avere presente i dipinti di “La Vergine delle Rocce”su cui il romanzo si basa. Anche l'intreccio del romanzo di Paolo Negro, pur tenendo conto delle diversità temporali, ricorda per complessità quello di Dan Brown e, per la lugubre l'atmosfera in odore di eresia, il più interessante romanzo di Eco: "Il nome della Rosa".
Se peraltro al lettore venisse da chiedere come mai padre Umberto avesse atteso trentacinque anni prima di svelare solo in punto di morte una verità sorprendente e, soprattutto, se non ci fosse un modo più semplice per comunicarla all'interessato, non sarei proprio in grado di rispondere, se non dicendo che le vie del Signore sono imperscrutabili.
Giudizio:
+4 stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Spiritus Templi
  • Autore: Paolo Negro
  • Editore: Arkadia
  • Data di Pubblicazione: gennaio 2014
  • Collana: Eclypse
  • ISBN-13: 9788868510121
  • Pagine: 269
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 16,00

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