L’amore non ha confini. A volte è come un arcobaleno che unisce svariati colori tutti in perfetta armonia tra loro per svanire nell’azzurro del cielo ed unirsi allo splendore dell’infinito.
Queste sono le prime sensazioni che l’opera Splendore dell’affermata scrittrice Margaret Mazzantini ha saputo donarmi.
La storia di un grande sentimento chiamato amore. Un alito di vento pronto a sconvolgere le vite di uomini e donne capaci di gustare quel turbine indefinibile, proprio di un profondo e diverso scoprirsi gli uni con gli altri attraverso sentimenti di passione e di nuovo amore. Due figure dominanti in tutta l’opera, i suoi protagonisti e il sentimento che li unisce hanno nomi comuni: Costantino e Guido che di comune o confondibile con altri non hanno nulla.
Sono due persone che scoprono una parte della loro omosessualità nell´età adolescenziale e che non avendo il coraggio di svelare il loro segreto decidono di percorrere strade diverse dopo essersi purificati nel loro amarsi senza confini. Luoghi e situazioni che, nonostante le vicissitudini della vita, non riusciranno mai a separarli definitivamente e si alternano come in una cartina geografica, ove ogni sentimento, ogni azione ed ogni speranza trova la sua perfetta collocazione, ma non un limite definito. È questo infatti, a mio avviso, uno dei punti essenziali che rende quest’opera unica ed irripetibile.
Che cos’è il definito? Esiste davvero qualcosa di simile in questa esistenza terrena? Esiste un limite? Margaret Mazzantini ci conduce come in un magico gioco di eminenza stilistica e letteraria attraverso i vicoli oscuri di questi difficili quesiti senza mai perdere di vista altri temi importanti che animano questa opera: la rabbia, la voglia di unire più mondi e più città diverse tra loro come Roma, Londra e ancora una parte di quella Italia meridionale dove l´ignoranza e la chiusura mentale predominano inesorabilmente.
Non ci sono barriere per chi ha il coraggio di vivere e non di lasciarsi vivere. Ci sono infatti risposte a queste domande che trovano il loro nido di riflessione e soluzione nelle storie dei personaggi che animano le pagine di questo romanzo accompagnandosi tra loro. Storie di donne, come quella di Izumi capace di essere moglie, madre e poi compagna di un tratto di vita che può solo proseguire nell’infinito.
Uomini che sanno perdersi e ritrovarsi. Unirsi e dividersi senza mai lasciarsi andare a sentimenti come la pietà o l’indifferenza. Anche il branco umano che sfoga la sua ignoranza e la sua rabbia su due omosessuali acquista un ruolo a sé e nella meschinità e bassezza di questa violenza, acquisisce una propria dimensione, sebbene inammissibile.
Margaret Mazzantini si immedesima perfettamente nell’animo del genere umano, senza lasciare traccia del suo essere donna e come tale femminil pensante.
L’autrice sa esprimere nel suo splendore l’essenza intellettiva e letteraria di chi nella prontezza espressiva e accurata ricerca linguistica di espressioni brevi, ma incisive, sa giungere dritta al cuore di chi si lascia condurre in questo pianeta chiamato terra, in cui tutto nasce, vive, si rinnova e splende in un incantevole romanzo intitolato Splendore di Margaret Mazzantini.
Written by Rosanna Lanzillotti