Sto parlando dell’allenamento IDEOMOTORIO.
Facciamo un passo indietro: da qualche mese sono diventato un runner e il mio unico obiettivo è la Maratona di New York che si terrà il 6 novembre nella Grande Mela. Da “calciatore” a “runner” il passo non è così breve… apparentemente la corsa è molto più noiosa e monotona.
Uno dei più grandi allenatori che abbia mai avuto, mi disse: “non c’è cosa più stupida che correre dietro a niente” e ammetto che questo CREDO è stato mio per tanto tempo, fino a quando non ho deciso che avrei corso quei 42,195 km.
Non voglio soffermarmi sui motivi, ma parlare del fatto che la corsa è tutto fuorché monotona… è sicuramente più introspettiva e c’è più tempo per pensare. Ecco il misunderstanding: Tempo per pensare = Noia.
Eh no! Tempo per pensare = Opportunità!
Ed è qui che entra in gioco lo sport coaching e l’allenamento Ideomotorio.
Prima di parlare di “allenamento” è utile capire che cosa è l’Effetto Ideomotorio: una reazione inconscia generata dalla mente che produce un effetto meccanico sul corpo. La parola è scomponibile in “idea” e “movimento”, quindi un’idea che genera movimento.
Puoi provarlo subito con un semplice esercizio:
- Prendi un foglio di carta e disegna una “X” (o un pallino) al centro;
- Con un filo (es: spago) legato ad un piombino (o un bottone) crea una sorta di pendolo;
- Tieni sospeso il pendolo sopra alla “X” disegnata sul foglio di carta e fatti queste domande: "Il piombino/bottone è di colore scuro?" dopodiché una domanda tipo "Oggi pioverà?" e continua con “Il mio nome è….?”;
- Le regole sono che per rispondere "sì" il pendolo dovrà oscillare in senso orario, e per dire "no" dovrà farlo in senso antiorario;
- Tieni il pendolo sospeso senza appoggiare le braccia al tavolo dove hai posizionato il foglio e incredibilmente noterai che otterrai le risposte corrette alle tue domande.
Ciò che hai appena sperimentato è l'effetto ideomotorio!
Queste risposte, dette ideomotorie, fanno parte della nostra vita sotto forma di schemi automatici di movimento che si attivano in funzione di stimoli esterni o interiori.
Quindi l’idea mentale genera una risposta motoria apparentemente inconscia e soprattutto in linea con la nostra proiezione mentale!
L’applicazione di questo principio è alla base di moltissime strategie di Sport Coaching, di cui abbiamo parlato in diversi articoli, come ad esempio l’anticipazione mentale del successo, la visualizzazione e molti altri di cui abbiamo parlato più e più volte nel blog.
Qualche giorno fa ascoltando Radio DeeJay, Linus e Nicola avevano come ospite Simone Moro , che di professione fa l’alpinista e ha scalato tutte le vette più alte del Mondo, è medaglia d’oro al valor civile, ogni giorno si allena correndo… e soprattutto utilizza l’allenamento ideomotorio.
Per dimostrartelo ti invito ad ascoltare parte del podcast della trasmissione e ad ascoltare come Simone utilizza questa efficacissima tecnica di sport coaching per prepararsi al meglio… inoltre goditi l’emozionante storia di Alpinismo Estremo fatta da Simone stesso… da pelle d’oca e non solo per il freddo :D.
L’allenamento ideomotorio è: pensare all’azione che ti troverai a fare.
Quindi tornando alla “mia” maratona, ogni giorno ho ben chiaro il mio allenamento e il percorso che andrò a fare e me lo penso e ripenso continuamente. So quali sono i punti in cui spingere e quali quelli dove lasciare andare le gambe. So quali potrebbero essere le possibili problematiche e me le visualizzo tutte… ma soprattutto visualizzo la mia reazione. Se mi alleno in un posto nuovo, cerco di guardare il percorso prima con Google Maps e di immaginarmelo il più possibile.
Ma soprattutto mi visualizzo la maratona, non l’ho mai corsa… ma sono stato a New York e conosco quasi perfettamente il percorso, quindi posso immaginarla benissimo e dalla settimana scorsa, grazie ad una mail del mio amico Enrico Vivian (maratoneta che l’anno scorso a NYC è arrivato 35° assoluto e 3° over 40… con 2h 28’ 22”!!!!) ho iniziato anche a pensare al vento, a come bere ai ristori, a come comportarmi in partenza e a quanto lasciarmi caricare dal pubblico dei diversi quartieri.
Ricorda: il cervello non distingue tra realtà e vivida immaginazione, quindi per lui tu stai compiendo quel gesto, quel movimento, quell’azione più e più volte… TI STAI ALLENANDO! Stai creando un’idea che si trasformerà inconsciamente in movimento… allenamento IDEOMOTORIO!
Sia che tu abbia un gesto tecnico (come un fondamentale) perfettamente riproducibile (es: swing) o all’estremo opposto tu voglia partecipare ad un IronMan, attraverso l’immaginazione puoi allenarti, massimizzando le tue performance e riducendo al massimo le imperfezioni.
Ogni giorno dedica 10 minuti del tuo tempo all’allenamento Ideomotorio (5 la mattina e 5 al pomeriggio), puoi farlo anche in spiaggia sotto all’ombrellone… e ti stupirai dei risultati che puoi ottenere. Naturalmente più tempo dedicherai, più risultati otterrai.
Per chiudere: Tempo per pensare = Oppurtunità.
Sì, l’opportunità di immaginare ciò che succederà, di essere proiettato 10 passi avanti. La tua mente non sarà focalizzata sulla fatica e sul tempo che non passa, ma sul migliorare la performance, sul trovare strategie per superare alcune situazioni difficili e soprattutto sull’andare quel passo oltre a quelli che credevi essere i tuoi limiti.
Non mi resta che augurarti buone vacanze!