Sport coaching e percezione

Oggi vorrei far cadere la tua a attenzione sull'importanza che ha la percezione, sotto diverse aspetti, in ogni sport e come si possa allenare e migliorare attraverso sessioni di Sport Coaching.

Quello che ci aiuta e a volte ci limita è la nostra rappresentazione della realtà, ossia la nostra percezione alterata di quello che accade intorno a noi.

Ho letto alcune interviste di atleti che, dopo una sconfitta, hanno dichiarato che quel giorno, durante la gara, l'asticella era altissima, la pista lunghissima, il portiere enorme e la porta piccola e un senso di impotenza si impossessava di loro, tanto da limitare la prestazione e decretare la sconfitta.

Ti è mai capitato di dover affrontare la gara e sentirti piccolo e impotente nei confronti dell'avversario o dell'ostacolo da superare?

Bene sappi che tutto ciò la maggior parte delle volte non è reale ma è frutto di una proiezione delle tue paure, della pressione della gara, del timore di essere sconfitto o di non ottenere il risultato sperato e la nostra mente rende tutto davvero difficile, come a trovare una giustificazione reale alle nostre paure.

E se fosse possibile eliminare questi sabotaggi e poter affrontare ogni sfida con la mente libera? Non solo. Se fosse possibile cambiare questa percezione a nostro vantaggio e far diventare gli avversari e gli ostacoli esattamente come ci fa comodo? Non sarebbe più facile poter tirare in una porta grande con un portiere piccolo, saltare un'asticella molto bassa o correre in una pista cortissima?

Tutto questo è possibile attraverso sessioni di Sport Coaching dove si allena la mente ad alterare la percezione dello spazio e del tempo a proprio vantaggio. Molto spesso gli atleti dichiarano di aver avuto momenti così, ma molto spesso non sanno come ricrearli sistematicamente.

Peter Sampras, tennista americano, diceva che in alcuni momenti la pallina appariva grossa come un melone e alcuni scambi diventano estremamente facili, pur sembrando impossibili a chi guardava. Lo sport è pieno di esempi come questo, giocatori di golf che improvvisamente vedono le buche enormi o piloti che vedono la pista rallentata. Per farti capire meglio guarda il video dell'articolo di Luca, tratto dal film "La leggenda di Bagger Vance".

Quello che tu puoi cambiare, ogni giorno, è la percezione che hai degli altri intorno a te, dai tuoi collaboratori, ai tuoi avversari. La percezione degli strumenti che usi, in modo che diventino come a te piace che siano e la percezione di quello che si muove intorno a te in modo che raggiunga la velocità migliore e più funzionale per te.

Per fare questo a me è sempre tornato utile fermarmi un attimo, chiudere gli occhi, concentrarmi sul mio respiro e su tutti i suoni che mi circondavano, da che distanza e direzione provenivano. E insieme concentrarmi sul sentire il mio corpo, i muscoli, la maglia sulla pelle, la goccia di sudore che mi sfiorava il viso e poi ad occhi aperti concentrarmi su tutto quello che vedevo intorno. Pian piano puoi distorcere i suoni, farli diventare ovattati e rallentare i movimenti delle persone, delle cose. Puoi concentrarti su quello che vuoi e farlo diventare più grande, più piccolo, più lento o più veloce.

Mi sono resa conto che più ripetevo questo esercizio, più ero in grado di farlo velocemente e su quello che mi era utile. Diventava facile leggere dove la palleggiatrice avversaria avrebbe alzato la palla, dove sarebbe caduto un servizio, dove e come avrebbe attaccato un giocatore e quale spazio di campo libero era buono per far punto. In quello stato tutto diventava estremamente facile e la mia mente era totalmente concentrata su qualcosa di utile. Ovviamente questo è solo un modo, che a me era molto utile. Durante le sessioni di coaching è possibile trovare lo strumento migliore a seconda della persona e farlo diventare la propria arma vincente.

Provare per credere!!!

Fammi sapere come va.

Di Sara Gatti