Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Coni e il ministero della Giustizia, è finalizzato al miglioramento della condizione dei detenuti attraverso la pratica e la formazione sportiva.
Un allenamento di rugby nell’istituto minorile “C. Beccaria” di Milano (mir.it)
E’ un’iniziativa che già parecchi prigioni italiane portano avanti da alcuni anni. Ad esempio molti istituti minorili danno la possibilità ai “detenuti” di poter praticare il rugby ed anche tanti altri sport.
La presentazione del progetto “Sport in Carcere”. Così, martedì 3 dicembre, nel Salone d’Onore del CONI, anche le istituzioni inizieranno a fare la loro parte in questo processo per portare i carcerati a migliorare le loro condizioni tramite l’attività sportiva. Il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri e il presidente del Coni Giovanni Malagò presenteranno il progetto “Sport in carcere” e nell’occasione firmeranno un protocollo d’intesa per l’impegno congiunto dei promotori, con il concorso delle Federazioni sportive, nelle strutture individuate in vari istituti di pena: come sedi-pilota sono state scelte la Casa Circondariale di Bologna e quella femminile nel carcere di Rebibbia a Roma.
I contenuti del protocollo di intesa tra Coni e Ministero della Giustizia. L’obiettivo è di realizzare in tempi brevi una prima serie di interventi in ambiente carcerario concordati in sede europea nel corso degli incontri che il Ministro della Giustizia ha avuto a Strasburgo il 4 e 5 novembre scorso, davanti al Consiglio d’Europa e alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.