Si partirà sabato 25 maggio alle 9, proprio con Ezio Dau e Cristina Cavagnero quali moderatori. Importanti gli interventi previsti, come testimoniano le presenze dei quattro personaggi d’apertura del convegno, ovvero Gianfranco Porqueddu (Presidente Regionale Coni), Luca Stevanato (Presidente Nazionale ASC), il padrone di casa, Riccardo D’Elicio (presidente CUS Torino), Roberto Polloni (presidente Panathlon Torino Olimpica). Sarà poi la volta di Silvia Bruno, presidente Comitato Regionale CIP. Alle 10,30 intervento di Giorgia Micheletti, specialista in Medicina dello Sport, sul tema Tipi di Disabilità e classificazioni nello sport; dopo il coffee break delle 11 si ripartirà con il contributo di Valentina Onorato, psicologa e psicoterapeuta sul tema degli aspetti psicologici dello sport nel disabile; spazio quindi a Cristina Milanese (Istituto di Medicina dello Sport di Torino) che parlerà degli aspetti fisiologici del paraplegico in rapporto all’attività sportiva.
A seguire sarà Massimiliano Gollin, Ricercatore Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino, a parlare degli aspetti metodologici dell’allenamento nel disabile fisico; quindi, dopo la pausa pranzo, Fiammetta Scarzella, specialista in Medicina dello Sport, ad intervenire sul tema della tutela sanitaria dell’attività sportiva nel disabile; poi spazio a Nives Scorrano, laureata in scienze motorie con specializzazione polivalente su sostegno, che parlerà degli aspetti metodologici dell’allenamento nel disabile psichico e sensoriale. Alle 15 circa parola agli atleti disabili sulle rispettive esperienze sportive e didattiche. In prima linea ci saranno Patrizia Saccà, atleta nazionale paralimpica tennis tavolo e istruttrice FITET 2° livello, Pietro Mazzei, atleta e istruttore tennis ASD Sport di Più, Giuseppe Antonucci, Referente Promozione attività sportive ASD Sport di Più.
Alle 16 spazio al dibattito prima della chiusura dei lavori, prevista alle 17. Un programma fitto ed interessante, da vivere come su un campo di gara. Perdere un punto sarebbe veramente un peccato.
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