Chiuso per mancanza di personale
il cuore è tana per pesci,
pesci dagli occhi grandi come cipolle,
o forse erano castagne;
——
che importa,
se ho trovato tra le tue gambe grattacielo
un paio di città e una mappa,
tre sigarette e un castello;
——
ma è vero, sposa-metropoli,
che sul tuo pianeta
hanno trovato macerie di poeti?
L’ho visto in tv;
——
che importa,
i miei occhi erano chiusi
e processioni di te
provavano ad aprirli;
ma io dormivo,
con timidezza facevo l’amore sul vetro
e la terra lontanissima
era piena d’occhi,
occhi di impiccati,
mentre qualche affamato domandava:
è lei?
e io rispondevo stranito:
Credo di sì,
non vedi le briciole che lascia?