“Finalmente un Tribunale trae le conseguenze di quanto stabilito negli ultimi anni dalla Corte Europea dei diritti umani e della nostra Corte costituzionale: il matrimonio gay non è contrario all’ordine pubblico, né può più essere considerato inesistente dal nostro ordinamento”
lo dichiara al Corriere della Sera il senatore Sergio lo Giudice, storico attivista per i diritti degli omosessuali in merito alla vicenda di Stefano Bucci e Giuseppe Chigiotti che, sposati a New York, vedranno la loro unione, per intervento del Tribunale, trascritto nei registi del Comune di Grosseto.
Tutto inizia nel 2012 quando l’anagrafe di Grosseto si rifiuta di trascrivere nei registri l’atto di matrimonio ritenendo impossibile farlo secondo la normativa italiana. Dopo il ricorso è arrivata la sentenza del Tribunale di Grosseto che non riscontra nessun impedimento alla trascrizione. Il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi ha dichiarato che non si opporrà.
Ad opporsi sarà invece il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio, che annuncia l’impugnamento della sentenza, e la Conferenza Episcopale Italiana che parla di uno “strappo” che “suscita gravi interrogativi e non poche riserve”.