di Iannozzi Giuseppe

- Buongiorno.
- Buongiorno a lei. Posso esserle utile?
- Stiamo facendo un porta a porta.
- Senta, glielo dico subito così non perdiamo tempo né lei né io: di qualsiasi cosa si tratti non m’interessa.
- Non le ho ancora detto…
- Il fatto è che non m’interessa.
- Però ha aperto la porta.
- Pura cortesia. Adesso mi scusi ma ho da fare.
- Solo un minuto.
- Le ho già detto che non m’interessa.
- Un minuto non si nega a nessuno.
- D’accordo, spari.
- Bibbie. Io e i miei colleghi facciamo parte d’un’associazione per la divulgazione della Sacra Bibbia.
- Ecco, allora credo proprio che abbia sbagliato porta. Non può proprio interessarmi, sono ateo-agnostico.
- La Sacra Bibbia è anche un libro ricco di avventure.
- Sì, certo, come no! Tutte scombinate.
- Come?
- Piene di contraddizioni. Chiunque le abbia scritte doveva essere un emerito ignorante.
- E’ stata scritta in tempi diversi da diversi autori.
- Emeriti ignoranti tutti quanti, così è più giusto.
- Non può dire questo.
- Certo che posso, nessuno me lo impedisce.
- E’ bestemmia e la bestemmia è reato.
- Mi denunci all’Azione Cattolica o al Papa a questo punto.
- Potrei farla scomunicare.
- Mi farebbe un piacere enorme, sono anni che tento di liberarmi di questo marchio a fuoco che è la comunione.
- Lei non sa che dice, ma Dio è pronto a perdonarla se si pente.
- Si penta prima il suo Dio, io non ci penso affatto.
- Dio non ha bisogno di pentirsi.
- Lo credo bene, non esiste.
- Lo dice come se ne fosse certo.
- Ne sono certo. Ora mi scusi, ma ho da fare e il minuto è passato da un bel po’.
- Ennò, adesso mi deve stare a sentire. Non può sbattermi la porta in faccia così.
- Invece sì. L’ho ascoltata e non ho alcuna intenzione di comprare la sua Bibbia.
- La nostra Bibbia è stata tradotta basandosi sulle fonti originali. Una Bibbia così non l’ha mai letta, glielo giuro.
- Senta, alla fine con voi cattolici finisce sempre che volete rifilare qualche cosa a un povero cristo. Non me ne frega niente, è chiaro? Si tenga la sua Bibbia e veda di farmi scomunicare se in suo potere, porco diavolo.
- Lei è proprio un orso.
- Esatto, un orso e sto bene nella mia caverna. Arrivederci.
- Forse non ha capito…
- Per favore, esca da casa mia, io non l’ho invitata a entrare.
- La sua casa è anche la mia.
- L’atto notarile dice che è mia, per cui o porta via le chiappe da qui o…
- O, cosa? Mi prende a ceffoni.
- No. A calci in culo, è più divertente.
- Senta, capisco che forse sono capitata in un momento non proprio felice per lei, per cui faccio finta di chiudere un occhio.
- Diavolaccio, glielo chiedo per favore, non picchio le donne, nemmeno se sono cattoliche sfegatate come lei…
- Io vendo Bibbie.
- E’ cattolica.
- Devo esserlo per forza per vendere Bibbie.
- Ecco, adesso comincia a interessarmi l’argomento.
- In che senso?
- Ha tempo per un caffè?
- Sì…
- Non sia timida, prima era così pimpante!
- Prima lei era un orso.
- E adesso non lo sono più. Ha paura d’un po’ di gentilezza forse?
- E’ che non mi sento a mio agio, però va bene.
- Non ho mai mangiato nessuno e non sono un maniaco assassino, e per inciso non sono un comunista o un fascista o un leghista, per cui non ha proprio niente da temere.
- E se fosse un maniaco sessuale?
- Correrà il rischio! In ogni caso sarebbe molto peggio se finisse nella tana d’un comunista.
- Su questo devo darle ragione.
- Cominciamo a intenderci. Si accomodi… si accomodi… c’è anche il divano.
- Eccoci qui dunque.
- Gradisce un caffè, Signora?
- Signorina. Non sono sposata. Comunque, no grazie.
- Un vero peccato, che non sia ancora sposata. E, mi dica, come mai vende Bibbie porta a porta?
- E’ il mio lavoro.
- Le piace?
- Mi dà da vivere.
- Non è un lavoro facile. Immagino sarà in giro tutto il giorno.
- Questo purtroppo è vero.
- Un lavoro impegnativo, anche fisicamente. E la pagano bene?
- Generazione 1000 euro.
- 1000 euro sono davvero tanto pochini, non trova?
- Ammetto di sì. E poi ogni mese bisogna vendere almeno 450 Bibbie, altrimenti il rappresentante, in questo caso io, prende soltanto il minimo tabellare.
- Mi faccia capire, Signorina. Se lei nell’arco del mese lavorativo dovesse vendere 449 Bibbie prenderebbe solo 700 euro o giù di lì, dico giusto?
- Proprio così.
- Mi perdoni l’indiscrezione: tutti i mesi, lei, Signorina, riesce a vendere almeno 450 Bibbie facendo il porta a porta?
- Ci sono dei mesi no… non è facile, può ora forse capire il motivo per cui possiamo sembrare insistenti.
- Capisco che la gente è come me. Fate affidamento sul fatto che siamo in un paese dove il cattolicesimo è la religione di Stato.
- Direi di sì. E’ questa la politica…
- Di chi? Sono Bibbie autorizzate dalla CEI?
- Certo che sì, è la versione ufficiale della CEI. Non potrebbe essere diversamente.
- Mi dica, la gente compra senza far storie?
- Non è facile. E’ già difficile distribuire le Pagine Gialle, si figuri vendere le Bibbie per quanto economiche possano essere.
- Economiche quanto?
- Ce ne sono di diversi tipi.
- Come per le scarpe immagino.
- Il paragone direi che è calzante.
- Quindi…
- Si parte dall’edizione economica in brossura su carta riciclata, che costa 7,90 euro per arrivare all’edizione di lusso che noi vendiamo a 49,90 euro.
- Alla faccia! E lei è una brava venditrice?
- Dipende dal buon cuore di chi troviamo dietro la porta. Comunque di solito i più prendono l’economica.
- La vedo dura, molto dura. Ha mai pensato di metter su famiglia?
- Lo vorrei, ma non posso.
- E perché mai? Non ha ancora incontrato l’uomo giusto forse?
- Diciamo pure così. Con il mio ridicolo stipendio per metter su famiglia dovrei trovarmi un uomo che… lasciamo perdere.
- Facoltoso?
- Non vorrei sembrar venale, ma è così.
- Una bella ragazza come lei non dovrebbe aver problemi…
- Non sono una facile…
- Forse perché non ha ancora incontrato l’uomo che fa veramente per lei.
- Forse… non lo so a dire il vero.
- Posso farle un’ultima domanda?
- Sì… se deve…
- Devo. Prometto di comprarle la copia di lusso della sua Bibbia. Anzi, gliene compero 25. Le utilizzerò per fare i regali di Natale, non è un problema… I soldi intendo.
- Beato lei…
- E’ libera stasera?
- Come???
- Vorrebbe venire a cena con me?
- Questa… questa non è una domanda, è un invito…
- Accetta, Signorina?
- A cena dice?
- Sì, una bella cenetta al C******
- O Santo Cielo! Ma è il locale più esclusivo della città. Ci vuole la prenotazione, con mesi d’anticipo…
- Non si preoccupi, sono un loro cliente abituale. Stasera non ho voglia di cenare da solo. Ha dunque voglia di tenermi compagnia?
- Ha detto 25 copie di lusso?
- No, 50 è meglio. Ho molti amici, meglio fare 50.
- Non so se ho l’abito adatto…
- Non c’è problema, sarei onorato se volesse venire con me a fare un po’ di shopping. Sia bene inteso, pago io…
- Ma…
- No, niente ma. I soldi mi escono dalle tasche. Quando ha suonato alla mia porta stavo giusto preparandomi per uscire a far spese per ingannare un po’ il tempo. Ma con lei al mio fianco sarebbe molto più piacevole. Come vede, Signorina, sarebbe lei a fare un favore a me.
- Quand’è così…
- Bene, molto bene. Allora chiamo la macchina.
- La macchina?
- Sì, l’autista. A quest’ora si starà facendo una pennichella, come al suo solito. Ma è un brav’uomo.
- Non lo metto in dubbio.
- Se vuole darsi una rinfrescata…
- Veramente io…
- Qualcosa non va?
- Ho le Bibbie qui con me…
- Non vedo il problema.
- Ne ho un centinaio. Devo portarle in deposito prima di…
- Non aggiunga altro. Le ha vendute, tutte.
- Tutte???
- Gliel’ho già detto che ho molti amici.
- Lei è un amore, un vero amore. Ce ne fossero di gentiluomini come lei.
- Vuole rinfrescarsi ora? Non faccia complimenti.
- Grazie, grazie…
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