二頭女 (Nito-onna: Kage no Eiga)
1977
Giappone
Regia: Shûji Terayama
In italiano: La donna con due teste.
La seconda testa è l'ombra del passato composto da ricordi diversificati, partendo da un'infanzia serena, fatta di giochi e spensieratezza, con la volontà di trascorrere quei momenti nella maniera più lenta possibile, perché una percezione fin troppo acuta delle paure che subentreranno è già presente.
Poi si cresce, si trova un compagno, ma questi si annoierà presto, andrà via e lascerà soltanto brandelli di se stesso. Per lui sarà come buttare qualcosa di vecchio, per lei i ricordi saranno sempre presenti e ossessivi: reminiscenze di quando facevano l'amore, lui ne era appagato, lei poi ne aveva rimorso o sentiva già echi di distacco, il lavoro di lui, i momenti di quiete.
Cancellare la macchia sarà dura, bisognerà distrarsi, tantissima la forza di volontà richiesta.
Fotografia seppia che, oltre ad avere prevedibile successo qui da noi, si sposa benissimo con la volontà di rappresentare la memoria, così come la musica ripetitiva è utile a simulare il tempo che passa e lascia i suoi segni.
Finale con lunga carrellata all'indietro, che mostra metacinematograficamente il set: la vita è un breve film, una rappresentazione teatrale, spesso guardiamo la nostra stessa dall'esterno.
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