Una volta queste notizie non erano considerate “topnews”, come barbaramente si dice oggi. Finivano nella pagina dell’economia, dedicata agli specialisti. Adesso invece l’andamento dell’asta dei Btp evidentemente dovrebbe interessare i venditori ambulanti del mercato più dei loro stessi incassi. Oggi l’Ansa sprizza di gioia perché l’asta è andata bene: è tempo di Olimpiadi e di vacanze quindi i fattori di disturbo emotivo di massa, come lo spread e le cartelle esattoriali, dovrebbero calmarsi un po’. Così è. Il ministero del Tesoro ha venduto Btp agli investitori istituzionali per 5,48 miliardi e i tassi sono in calo. La Borsa prosegue il rialzo e lo spread con la Merkel in vacanza pure lei scenda a 459. Si vede che è di fatto agosto anche se siamo a fine luglio.
In altri tempi Grillo o chi per lui avrebbe protestato con l’aumento del debito, contro il signoraggio bancario, contro l’aumento di liquidità in circolazione, che produce dapprima un risultato benefico, ma che alla lunga fa crescere l’inflazione e punisce il reddito fisso di chi non si vede mai aumentare lo stipendio da un rinnovo di contratto o altri meccanismi, che premino per esempio produttività ed efficienza (quelle che producono servizi, non quel tipo di efficienza che taglia i tempi e basta). Invece sembrano tutti lieti. Ma si sa che le iniezioni di liquidità non cambiano un’economia che non sa risolvere i propri problemi.
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