Spring Breakers Harmony Korine 2012
Qualche tempo fa andando in ufficio un mio conoscente mi racconto una scena a cui aveva assistito la sera prima vicino ad un bar. "Stavo aspettando mio figlio che tornava dalla piscina e senza volerlo ascoltai la conversazione di tre ragazze sui 18-19 anni che chiaccheravano lì vicino." "Ciao troia, che fai ?" "Non lo vedi troia, stò scrivendo sul telefono...."
Cambio scena
Mi trovo dentro ad un cinema e sullo schermo sta scorrendo Spring Breakers e i dialoghi sono gli stessi. Korine a fatto centro. Uno degli ultimi registi sperimentali mette insieme un sacco di generi, dalla pubblicità, l'inizio sembra una reclam di qualche compagnia telefonica o di un gelato, al videoclip, tutta la sequenza dopo l'incipit, al thriller poliziesco, fino al western finale. Un film dentro il film, le protagoniste aspirano a divertirsi, ma tutto è ispirato da cose viste come nei film o nei videogiochi. Il modello a cui fare fede viene da immagini viste e riviste nei più disparati luoghi soverchianti e totalitarie e le immagini diventano l'immaginazione stessa. Persa la capacità di creare senso, diventasostitutivo affidarsi ad esse. Qualcuno a gridato al capolavoro,
qualcun altro alla schifezza. Nessuno dei due. Un'intuizione degna
di nota e interessante, nulla di più.