Parla scandinavo la prova di Coppa del Mondo disputata all'interno del Parco Sempione di Milano. Ad aggiudicarsi le sprint individuali a tecnica libera sono stati la svedese Ida Ingemarsdotter ed il norvegese Eirik Bransdal, entrambi al primo successo stagionale. Bene nel complesso la squadra italiana maschile, con ben 3 azzurri tra i primi 10, anche se nessuno di essi è approdato in finale. In linea con il livello attuale, invece, la prestazione della selezione femminile, con Gaia Vuerich 15ma ed Elisa Brocard 22ma.
In uno scenario altamente suggestivo, in cui gli atleti potevano ammirare da un lato il Castello Sforzesco e dall'altro l'Arco della Pace, la risposta del pubblico è stata senza dubbio discreta, ma certamente non ai livelli di altre sprint cittadine come quelle di Dusseldorf e Stoccolma. L'esperimento, comunque, ha portato certamente dei benefici allo sci di fondo in termini di visibilità e l'impressione è che possa venire ripetuto nelle prossime stagioni.
Nella competizione maschile, come detto, si è imposto il norvegese Brandsdal, che ha trionfato davanti al tedesco Erik Wenzl ed allo svedese Teodor Paterson. L'atto conclusivo ha visto la presenze di quasi tutti i grossi calibri di questa specialità, con i russi Nikolay Morilov ed Alexey Petukhov (sempre primo nella graduatoria complessiva delle sprint) rispettivamente quarto e quinto ed il norvegese Ola Vigen Hattestad sesto. Si è fermata in semifinale la corsa degli azzurri, apparsi pimpanti ed energici nelle precedenti batteria dei quarti: ottavo Fulvio Scola, nono Federico Pellegrino, decimo Renato Pasini. 20ma piazza, infine, per David Hofer.
Tra le donne la Hingmarsdotter ha avuto la meglio dell'americana Kikkan Randall, leader della classifica generale, e della norvegese Maiken Caspersen Falla.
Domani si torna in pista con la team-sprint, dove il Bel Paese punterà ad un ingresso tra i primi 5 con la coppia formata da Pellegrino e Scola.
Federico Militello