Seconda delle tre puntate dedicate a spunti ucronici più o meno inusuali, atti a darvi ispirazione o a fornirvi esempi per quanto concerne il concorso Ucronie Impure. Al solito, gli scenari sono ricavati da quella fucina di idee che è il sito http://www.fmboschetto.it/Utopiaucronia/
A proposito del concorso: pur sapendo che il 99% dei racconti arriverà nella settimana di scandenza del medesimo, sono lieto di aver ricevuto già sei racconti in netto anticipo sui tempi. Peccato solo che tre di essi sono stati rifiutati perché completamente fuori contesto (e dire che mi sembra di aver spiegato per bene cosa cerco in Ucronie Impure). Un pensiero va soprattutto a chi mi ha inviato una sorta di ebook su Vasco Rossi di 100 e passa pagine. Ah, ovviamente non si tratta di un pensiero positivo.
A parte questi incidenti di percorso, il progetto cresce proprio bene. Avanti così, ucronizzate la storia!
Ora vi lascio con questi scorci bizzari di un passato che non esiste: dal Basso Medioevo all'Ottocento.
Basso Medioevo
Inghilterra svedese: L'Inghilterra nel periodo medievale subì numerosi attacchi da parte delle popolazioni scandinave, soprattutto norvegesi e danesi; ma se anche gli svedesi decidessero di cimentarsi nell'assalto all'isola? Nel 1066 gli anglosassoni di Aroldo e i normanni di Guglielmo il Conquistatore si affrontano in battaglia presso Hastings; il re Stenkil di Svezia decide di approfittare della situazione, attacca l'Inghilterra e, mentre normanni e sassoni combattono, entra a Londra e si fa proclamare re d'Inghilterra; quando Guglielmo vince la battaglia viene scacciato dall'isola. Conseguenze: l'Inghilterra nasce sotto l'influenza svedese e non normanna; questi ultimi rimarranno confinati nella loro Normandia e non si avranno possedimenti inglesi in terre francesi, quindi niente Guerra dei Cent'Anni; quando, nel 1397, nasce l'Unione di Kalmar, Margherita I riesce a unire alle corone scandinave anche quella inglese; quali le ripercussioni sulla storia moderna?
Australia araba: I mercanti arabi raggiunsero l'Indonesia nel corso del XII secolo. Ammettiamo tuttavia che qualcuno di loro sbagli rotta e sbarchi in Australia, terra quasi spopolata e completamente sconosciuta, dominata da un deserto assai simile a quello dell'Arabia. Dalla penisola arabica partono numerose spedizioni prima commerciali, che importano gli animali marsupiali, gli eucalipti, alcuni aborigeni come schiavi e numerose pietre preziose; poco tempo dopo, avventurieri in cerca di fortuna inizieranno ad addentrarsi nel continente e alcuni consorzi mercantili fonderanno empori in breve trasformati in città commerciali. La competizione sempre più agguerrita spinge l'orizzonte commerciale sempre più ad ovest, tant'è che nel giro di qualche decennio gli Arabi hanno già raggiunto la Tasmania e le coste del Pacifico. Per collegare in modo più agevole gli empori occidentali con quelli orientali iniziano le prime piste carovaniere che utilizzano dromedari per attraversare il continente. A loro volta, nuovi insediamenti nascono nel mezzo del deserto australiano. La popolazione araba cresce a dismisura e il continente appare tanto ricco ed interessante da attirare un notevole flusso migratorio. Quando Abel Tasman giungerà in Australia, vi troverà una nuova Arabia, con tanto di moschee e minareti accanto a canguri e koala.
I turchi in Friuli: Nel 1472 i Turchi ottomani giunsero in Friuli e misero a ferro e fuoco le campagne fino al Piave, per poi ritirarsi oltre l'Isonzo per il timore di una controffensiva che avrebbe scardinato le poche risorse impiegate in campo. Successivamente provarono altre offensive, ma non ebbero mai successo. E se invece l'allora sultano Maometto II decide di investire più forze per rimanere in Friuli, consolidandovi il potere e fissando il confine, se non al Piave, almeno al Tagliamento? Quali saranno le conseguenze della presenza ottomana nell'Italia nord-orientale, così vicina a Venezia?
Cinquecento
Le Americhe genovesi: Immaginiamo che dopo varie vicende, a noi parzialmente oscure, Cristoforo Colombo si rivolga con risolutezza alla Repubblica di Genova per finanziare il suo viaggio verso le Indie, e che quest'ultima conceda un paio di navi. Sempre ammettendo che il viaggio vada a buon fine, come cambia la Storia? Avremo un Colombo che proclama che l’isola di San Salvador (ora giustamente rinominata San Salvatore o anche, perché no, San Giorgio) appartiene non alla cristianissima regina Isabella di Castiglia, bensì al Doge di Genova Gian Galeazzo Maria Sforza…
Ancora uno Sforza: Francesco II Sforza (nella nostra Timeline ultimo duca di Milano) sopravvive alla malattia nel 1535, e fa in tempo ad assicurarsi dalla duchessa un erede negli anni successivi. Il Ducato di Milano così, pur ridimensionato e sotto tutela spagnola, sopravvive indipendente ponendo grossi ostacoli alla "politica del carciofo" dei Savoia. Forse potrebbe essere addirittura un Duca di Milano a realizzare a metà ottocento un regno d'Italia con capitale Milano.
Stati Ugonotti d'America: I primi coloni inglesi a giungere sulle coste del Nordamerica erano perseguitati religiosi fuggiti dalla madrepatria. Se anche gli Ugonotti francesi, invece di essere massacrati nella notte di San Bartolomeo, riescono a fuggire verso il Nuovo Mondo, precederanno gli inglesi di qualche decennio. Partendo dalla loro roccaforte La Rochelle, guarda caso sull'Atlantico, potranno dare origine a colonie ugonotte in Louisiana o addirittura in Florida o in Virginia, ai tempi non ancora inglesi. Da qui si arriva ad un Nordamerica francofono, e magari a una Révolution sia da una parte che dall'altra dell'Atlantico.
Età Moderna
Una Cina russa: La Dinastia Ming non crolla nel 1644, ma si trascina nella più completa decadenza ancora per una trentina d'anni. Alla fine non sono i Manciù ma i Russi ad approfittare del crollo della dinastia: nella loro progressiva espansione verso est conquistano la Mongolia e poi attaccano Pechino, prendendola. La Cina Meridionale, il Tibet e la Manciuria restano indipendenti ma vassalli di Mosca. Come cambia la storia del mondo, con una sola potenza a dominare quasi tutta l'Asia?
L'Africa toscana: Il Granduca di Toscana Francesco I è appassionato di arte africana (per secoli i Medici hanno avuto la più grande collezione del genere in Europa), tanto da voler mandare una spedizione nel misterioso regno del Benin, dove, secondo i viaggiatori portoghesi, vi erano straordinarie statue. Non se ne fece nulla... Ma se invece la spedizione parte? A Firenze arriva l'arte di Ife che influenza la scultura dell'epoca. Contemporaneamente, dato l'afflusso di mercanti, intellettuali, artigiani e mercenari italiani, il regno di Benin si modernizza ancor di più, diventando uno stato capace di tener testa agli inglesi.
Un mini-stato ebraico in Europa: Napoleone progettò nel suo Impero la possibile ricostituzione di una forte autorità per gli Ebrei sparsi nel suo Impero, paragonabile per certi versi al papa cattolico, proponendo ad esempio il gran rabbino di Francia come un novello sommo sacerdote. Collegato a questo progetto c'era anche la possibile creazione di un mini stato Ebraico in Europa Centrale. A causa di alcuni contrattempi il progetto rimase lettera morta e non se ne fece nulla. Ma se avesse avuto seguito? L'istituzione (se accettata) di un'autorità che funga da guida per tutti gli Ebrei d'Europa e del mondo può in un certo senso unificarne la politica ed aumentarne la forza; la probabile istituzione di una specie di "Città del Vaticano degli Ebrei" che influenza avrebbe avuto nei secoli successivi? Avrebbe combattuto o almeno limitato gli effetti della Shoah?
Ottocento
Genova torna Repubblica: Nell'Aprile 1849 si svolge il cosiddetto "Sacco di Genova": i bersaglieri di La Marmora, nella loro prima uscita ufficiale, fanno il bello e il brutto tempo a Genova. A questo punto però Genova si solleva con una rivolta in grande stile e respinge i bersaglieri: il caso non può essere più minimizzato, i corrispondenti da Genova sui giornali fanno una campagna in cui si denunciano le efferatezze dei bersaglieri. L'indignazione popolare rischia di minare il successo dei successivi plebisciti. Si può immaginare una Repubblica di Genova che fa un accordo con i Savoia mantenendo l'indipendenza, le potenti banche genovesi restano ai genovesi e la gestione dell'economia anche, Genova può diventare una specie di Svizzera del Sud.
Garibaldi si ferma in Sicilia: Garibaldi, dopo la beffa di Teano, manda a quel paese i Savoia, fa dietrofront e si autoproclama Console di Trinacria, sottraendo la Sicilia ai Savoia e rinnovando i suoi fasti di ardente repubblicano. Il dubbio gli sarà venuto qualche volta. Visto l'ascendente che ha, non è difficile per lui farlo davvero, tanto più che agli Inglesi ed ai Francesi fa ancora più comodo avere una Sicilia indipendente e staccata dall'Italia. Per i siciliani le cose sarebbero andate un po' meglio in futuro: ci sarebbe stata senz'altro meno delinquenza e corruzione, e forse maggiore ricchezza
Alyeska. Lo Zar nel 1867 non vende l'Alaska agli USA. Del resto l'opinione pubblica statunitense all'epoca non era entusiasta di acquisire una "terra squallida di orsi e foche", come riportato dai libri di A.Maurois e R.Rinaldi sulla storia degli Stati Uniti. Michele Romanov si rifugia in quella landa quando arriva la rivoluzione sovietica e si mette sotto la protezione americana. Nel 1990 una ricchissima Alaska può riunirsi con la Russia come hanno fatto le due Germanie, ma riuscirebbe a gestire il peso di un tracollo economico di dimensioni impressionanti?