di Iannozzi Giuseppe
Sembra una storia di Raymond Carver, quattro accordi, quattro, non di più. La storia della letteratura. Radersi è un po’ come strappare a forza la copertina d’un libro. Non riuscirei a immaginare il vecchio Hemingway senza la sua barba. E non saprei dire Allen Ginsberg nudo come il culo d’una padella. E Giuseppe Ungaretti senza barba, be’, in tutta sincerità, non è che fosse molto simpatico. E David Herbert Lawrence senza pelo sulle guance non sarebbe stato davvero lo stesso. Potrei continuare così all’infinito, ma non è finale molto intelligente per un atto d’innocenza culturale. Carver si radeva quando gli capitava. Già! Sartre, Camus, Vian, loro invece si radevano sempre, questo è il sospetto che nutro. Non potevano fare proprio diversamente. Comunque successe anche a me.
Non l’avessi mai fatto! Un po’ di tempo fa, qualcuno mi chiedeva di metter in deposito la barba, insomma di darci un taglio, perché la mia faccia era quella d’una scimmia con gli occhiali. Ovviamente io non volevo “depilarmi”, ma alla fine ho acconsentito. Non sono riuscito più a guardarmi allo specchio per buone – meglio “tremende” – due settimane. Insomma, dopo che uno è abituato a vedersi con la barba, a non vedere il proprio volto, non ha tanta voglia di mettersi in discussione davanti allo specchio con una faccia nuda che non gli appartiene. Non l’avessi mai fatto! A seguir i consigli delle amiche un uomo ha sempre da rimetterci qualcosa. Comunque è acqua passata, è schiuma da barba passata, perché ormai il rasoio, l’unico che avevo in casa, l’ho buttato nell’immondizia e spero di morire con il mio volto da scimmia, possibilmente molto tardi, e mandare a quel paese chi mi dice che starei meglio con un altro look. La vita è così: maschere pirandelliane. Per sopravvivere, una maschera pirandelliana, o in altra forma, la portiamo tutti. Non c’è vergogna in questo. Solo orgoglio.
Ho idea che sputerò sulle vostre tombe per dirla tutta alla maniera di Boris Vian.
Non so altro e non potrei saper di più, con o senza una maschera, una qualsiasi.