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"Spy Girls. Vorrei dirti che ti amo ma poi dovrei ucciderti" di Ally Carter

Creato il 09 dicembre 2014 da Eliza @BiblioEliza
Buon pomeriggio amici lettori,
come avete passato il fine settimana lungo? Fatto l'albero? Io l'ho fatto domenica, mentre ieri sono stata un po' in giro per i mercatini del mio paese: tanto caos e non ho comprato nulla. In compenso, tornata a casa mi sono messa a guardare un anime di cui avevo letto molto in giro, Vampire Knight: sono passata dalla semplice curiosità, all'amore vero! E' bellissimo!! Ho già visto tutta la prima serie e sono a metà della seconda, ho staccato un po' per scrivere questo post e per tenermi le ultime puntate per questa sera! Io di anime e manga non ci capisco niente, quindi se ne conoscete qualcuno di questo tipo e che devo assolutamente vedere/leggere me lo scrivete in un commento? Grazie!^^
Ma torniamo a parlare di libri! Oggi pomeriggio vi propongo una nuova recensione. Il libro di cui vi parlerò probabilmente non rientrerà nei vostri generi preferiti, o comunque non è per tutti, ma a me è stato consigliato da una bambina entusiasta, e quando vedo piccoli lettori che crescono leggerei anche le istruzioni del frigorifero pur di farli felici e renderli orgogliosi di aver fatto scoprire un libro sconosciuto! E devo dire che è stata una scoperta piacevole! Si tratta di Spy Girls. Vorrei dirti che ti amo ma poi dovrei ucciderti di Ally Carter, primo libro della serie Spy Girls.
Titolo: Vorrei dirti che ti amo ma poi dovrei ucciderti
Titolo originale: I'd tell you I love you, but then I'd have to kill you
Serie: Spy Girls #1
Autore: Ally Carter
Editore: De Agostini
Pagine: 320
Ebook: € 4,99
Cartaceo: € 6,90
Data di pubblicazione: 6 giugno 2013
TRAMA
Visto da fuori è un college di lusso per adolescenti spocchiose, ma la Gallagher Academy per Ragazze Speciali è tutt'altro che una scuola per signorine! Le ragazze che la frequentano si preparano in tutta serietà alla loro professione futura: quella di spie. Cammie, per esempio, è un'allieva modello: sa quattordici lingue, è capace di uccidere a mani nude in sette modi diversi e sa affrontare a sangue freddo le situazioni più pericolose. Ma quando si innamora di un ragazzo "normale" che non sa nulla della sua vita segreta, è presa da un travolgente desiderio di calare la maschera e di essere, per una volta almeno, una ragazza un po' meno speciale.

RECENSIONE
Eccoci tornare nel mondo scolastico! Sarà tutta colpa di Harry Potter, ma non appena si inizia a parlare di scuole e accademie mi si drizzano le orecchie e mi faccio attenta. In questo caso la lettura ci porta al prestigioso college per ragazze Gallagher Academy, dove si plasmano le fanciulle del futuro... a diventare spie professioniste. La Gallagher è infatti tutt'altro che una scuola di buone maniere, ma si insegnano materie piuttosto bizzarre come Operazione sotto Copertura, Paesi del mondo e via dicendo. Le studentesse sono preparate ad affrontare ogni situazione, a trasformarsi, mimetizzassi, disinnescare bombe. Cammie, la nostra protagonista, è nota come Il Camaleonte: riesce  a sparire, nascondersi, non essere notata. O almeno è così fino  quando non viene notata da Josh, un ragazzo comune, con una famiglia comune. Come potrà Cammie far convivere i sue due mondi?
Avrete capito che siamo davanti ad un libro per le più giovani. Infatti troviamo tutti gli ingredienti adatti a catturare le ragazze appunto più giovani: un ambiente particolare, con tante ragazze non comuni, un bel ragazzo, una storia d'amore difficile, tanta ironia e un po' di cliché sull'adolescenza. Mi sono però divertita anche io a leggerlo, anche se l'anagrafe mi muove contro. Ho trovato la storia in se semplice, ma riuscita, e soprattutto molto divertente, piena di equivoci, appostamenti, fughe notturne. Con Cammie e le sue amiche non ci si annoia, e anche l'elemento esterno, di disturbo, la bella e ricca Macey, da poco trasferitasi nella scuola, se all'inizio poco mi convinceva, ha invece il pregio di buttare un nuova luce su questo gruppo di ragazze.
Certo, la storia a volte prende delle pieghe un po' esagerate, a partire dal fatto che questa accademia isolata e protetta sembra quasi governi il mondo intero. Ma è un esagerazione che in fondo ci sta e che soprattutto si lega bene con il tono con cui Cammie racconta la storia: semplice, buffo, da quindicenne, e con una certa noncuranza, come se tutto quello che le gira intorno fosse normale.
I personaggi sono tanti, ma concentriamoci solo sui protagonisti: mentre Cammie mi ha piacevolmente sorpreso Josh mi ha poco convinta.
Cammie è una ragazzina straordinaria, sa quattordici lingue, può muoversi senza farsi notare, sa uccidere a mani nude. Ma in fondo è proprio qui il problema: è talmente straordinaria che non sa cosa vuole dire vivere nel mondo normale, non sa cosa vuol dire avere una famiglia comune dato che entrambi i genitori erano due spie e quindi non sa come comportarsi con Josh. Le piace il suo mondo, vuole essere una spia, rendere orgogliosa sua madre, preside dell'accademia, e lottare in memoria del padre misteriosamente morto, ma una piccola parte di lei vuole essere anche una ragazza comune, che va a scuola, esce con le amiche, si preoccupa per il compito di storia e che impara a conoscere Josh, il ragazzo della sua vita. Starete penando: eccone un'altra, una protagonista che è speciale ma non crede di esserlo. Si, è un po' così, ma non nella maniera classica. Cammie è (e preparatevi che sto per scrivere una cosa così dolce e smielata da far invidia a Moccia) speciale agli occhi di Josh, ma non perché sia una futura spia o perché sia un  genio; è semplicemente lei stessa con lui, nonostante le bugie che è costretta ad inventarsi per non farsi scoprire. Lei è Il Camaleonte e passa inosservata davanti a tutti, solo lui la nota nella folla della piazza, solo lui decide che ne vale la pena.
Cammie mi ha fatto molta tenerezza, perché si vede che ci tiene a Josh e a quella parte della sua vita da semplice adolescente, ma non vuole neanche del tutto rinunciare al suo futuro avventuroso.
Josh invece non mi ha convinto molto, soprattutto perché rientra un po' troppo nel classico cliché del ragazzotto americano di provincia che vuole scappare da quel mondo isolato e esplorare. L'ho trovato un personaggio un po' a se stante, senza grandi sfumature, grandi aspettative, rimane un po' noioso e piatto, soprattutto se paragonato all'effervescenza di Cammie e delle sue amiche Bex e Liz.
In conclusione, una storia semplice e leggera, divertente e romantica (ma mai stucchevole). Non sarà il libro dell'anno ma è comunque una lettura piacevole, magari anche qualcosa da regalare in vista del Natale! Sicuramente continuerò la serie!
Voto...
Alla prossimaEliza

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