Titolo: Spy Glass, Magia di sangue
Titolo originale: Spy Glass
Autore: Maria V.Snyder
Traduttore: Gigliola Foglia
Editore: HARLEQUIN MONDADORI - BlueNocturne
Prima edizione italiana: 18 novembre 2011
Prima edizione: Mira - settembre 2010
Lunghezza stampa: 316
Dimensioni file: 691 KB
Prezzo: Formato Kindle - € 4,99
Siamo così arrivati alla fine di questa fantastica serie della Snyder. Ma la cosa più importante è che dopo due libri di attesa finalmente torna in scena Valek, il protagonista maschile della prima trilogia! Quando ho letto il suo nome ho fatto un salto sulla sedia, soprattutto per la sua entrata in scena.
Aprii la porta e raggelai per il terrore.
Era Valek, il sicario personale del Comandante di Ixia. Poteva esserci una sola ragione per la sua presenza.
« Salve, Opale. Scusa per la visita a sorpresa. È un brutto momento? » chiese con tono amabile e un sorriso interrogativo.
È sempre un brutto momento per morire.
Alla fine del secondo libro, Opale aveva perso la sua magia del vetro ma aveva guadagnato un altro strano potere: l’immunità alla magia. L’unico a possedere la stessa capacità è proprio Valek, che in questo libro la aiuta nella ricerca del sangue che alcuni criminali le hanno sottratto per praticare la magia di sangue. Opale deve impedire che quel sangue finisca in mani sbagliate e, soprattutto, vuole disperatamente riavere la sua magia. Nel frattempo Valek la addestra per diventare una spia provetta anche senza l’ausilio della magia e Opale non delude le aspettative. Dopo un’evasione dal carcere di massima sicurezza di Fulgor e così tante disavventure da gareggiare con Yelena, la protagonista della prima trilogia, finalmente Opale potrà trovare le risposte alle sue domande, a partire da quelle sui suoi sentimenti verso Kade e Devlen, i due affascinanti uomini che si contendono il suo cuore.
Normalmente non apprezzo i triangoli, più che altro perché di solito faccio il tifo per quello che alla fine resta a bocca asciutta, ma in questo caso ho apprezzato i rivolgimenti sentimentali del libro. Non si tratta di semplice indecisione da parte di Opale se per un certo tempo è sospesa tra i due. Entrambi i personaggi maschili rappresentano una parte di lei, del suo carattere, e ho trovato inevitabile che per questo lei avesse bisogno di entrambi. Ma non temete, si risolve tutto e, per una volta, ammetto di aver tifato per il partito vincente (d;oveva capitare prima o poi ).
L’unico rammarico è che con questa trilogia finiscono le vicende ambientate a Sitia e Ixia. Spero che l’autrice decida di dare un seguito. Infatti, nonostante le vicende si concludano in modo soddisfacente, ci sono nuovi personaggi che penso potrebbero avere uno sviluppo interessante. Incrociamo le dita! Nel frattempo penso che mi rileggerò tutti i libri dall’inizio…