Di Francesca Di liberto. E’ tornata Rosy Abate: Un boom di ascolti quello che ha seguito la messa in onda, lo scorso 29 settembre, della quarta puntata della serie televisiva Squadra Antimafia 6, nell’articolo troverete qualche news sulla quinta puntata in onda il 6 ottobre insieme alla recensione della corsa puntata.
La regina di Palermo è tornata.
La quarta puntata di Squadra Antimafia ha sancito il ritorno di Rosy Abate all’interno della serie, dopo che nella quinta a causa del trauma subito per la morte del figlio era caduta in uno stato catatonico e priva di memoria.
Certo, riportare alla ragione e in sé Rosy Abate non è sicuramente facile, come i fan più accaniti sanno, la regina di Palermo non è una donna facile, né tanto meno un personaggio semplice.
Tra un Calcaterra che la cerca disperatamente e le trame che portano alla morte del Giudice Polvirenti, De Silva guida Rosy nel viale dei ricordi.
Un viale oscuro e pieno di orrori, rivivere la morte di Leonardino è la cosa peggiore,che ora come ora, le si possa fare, ma per riaverla indietro il prezzo da pagare è alto e De Silva non è certo preoccupato, corre il rischio.
Sono scene brutali, molto intense ma nonostante questo conservano una sorta di tenerezza, alla fine il caro Filippo è sì disposto a tutto ma tiene comunque a Rosy Abate.
Rosy Abate, il cui dolore è profondo, selvaggio e lo vediamo in ogni momento, scena dopo scena mentre ci avviciniamo al momento in cui il velo cade e lei ricorda ogni cosa.
I flashback che appartengono alla quinta stagione e altri più vecchi, con un Leonardino appena nato e poi neonato sono strazianti, talmente tanto che Rosy Abate tenta il suicidio e tutto questo per porre fine al dolore?
No, per potersi riunire a suo figlio, le immagini parlano chiare, Valsecchi in queste cose è davvero un maestro, riesce a rendere perfettamente il delirio nella mente di questa madre privata del figlio, la drammaticità e il dolore forte, immenso che prova e ne delinea anche i desideri ultimi.
La Michelini è senza dubbio da Oscar, magistrale nella sua interpretazione dall’inizio alla fine.
Quel “De Silva…?” pronunciato davanti alla tomba del figlio scuote lo spettatore fin nel profondo, è quello il momento in cui si capisce che lei è tornata indietro.
Lei che pur essendo tornata chiede di morire e De Silva… non lo vediamo ma non ce la fa, la lascia viva, l’espressione di Pierobon è quanto mai esplicativa, non è riuscito ad ammazzarla.
E per fortuna anche, perché ha dato il tempo a Domenico di arrivare.
Un Domenico che pur di salvarla è pronto a tutto, quell’urlo che lancia, quel “No!” rauco e forte è uno schiaffo in pieno volto, Bocci è riuscito a far uscir fuori tutto il dolore di Calcaterra all’idea di perdere Rosy Abate.
Può stare con Lara è vero, ma verso Rosy Abate ha dei sentimenti, il loro è un legame strano, molto forte, basti pensare a come la tiene stretta portandola via dal cimitero e come alla fine, nonostante lei lo aggredisca a parole con quel suo: “Mio figlio è morto per colpa mia. Tu ci riusciresti a vivere così? Ci riusciresti?” lui risponde: “Sinceramente ti preferisco così che in quell’altro stato.” È quasi un desiderio egoistico il suo, non vuole perderla in nessun modo, la vuole.
E per quanto creatura spezzata Rosy Abate è tornata, lo comprendiamo ancora di più quando zittisce Lara che dubita di lei con poche parole e uno sguardo, lo sguardo di Rosy Abate, seppur lucido per le lacrime.
E la povera Lara ne esce sconfitta, come sempre d’altronde.
La morte di Polvirenti e il modo perfetto in cui De Silva fa credere che Crisalide è lui ponendo fine a tutte le indagini in un certo modo, è degno di nota, il caro Filippo si mantiene nel suo ruolo di ragno tessitore, tira e tesse i fili con una maestria quasi maniacale.
Dall’altra parte i Ragno si stanno riorganizzando e muovendo, con una Veronica che spicca fra loro e che ogni tanto compie qualche atto coraggioso per salvare la sorella, è piaciuta in quel suo voler proteggere Lara e il tono che ha usato con Ettore.
Sandro sembra essere vittima di una sorta di maledizione Karmica, ancora una volta qualcuno a lui vicino, un possibile amico si sacrifica per evitargli la morte. E nonostante abbiano riciclato qualcosa di già visto con Pietrangeli, non dimentichiamoci della morte di Luca, le scene sono davvero belle e il personaggio di Gigi seppur una piccola comparsa di sicuro ha avuto un perché in quella storia.
Una partita è chiusa ma una guerra è alle porte, è ancora tutto da giocare qui, porte si aprono e si chiudono con grande facilità e quando si aprono mostrano nuove vie che chissà dove portano.
Intanto, questa quarta puntata ha registrato ben 5 4.379.000 con uno share del 17,78% , si piazza più che bene visto che tiene testa alla grande a Rai 1 con le repliche di Montalbano.
Rosy sicuramente ha giocato un ruolo importante in questi numeri, è l’anima della serie i suoi fan non sono pochi e in molti attendevano di rivederla.
Attualmente la settima stagione è in lavorazione, le riprese sono in atto, giunge voce che la Michelini, nonostante le sue passate dichiarazioni sia sul set della settima stagione insieme a Marco Bocci, l’interprete di Calcaterra.
Per quanto riguarda la quinta puntata Rosy Abate sarà nuovamente presente, entrando a far parte di un piano di protezione testimoni e collaborando attivamente con Domenico e i suoi, dall’altra parte i Ragno si stanno riorganizzando per far guerra ai Rizzo spalleggiati da Crisalide e De Silva, in tutto questo sembra che accadrà qualcosa di inaspettato che sconvolgerà non poco gli spettatori.
Potete rivedere la quarta puntata di Squadra Antimafia 6 qui
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