a cura di Iannozzi Giuseppe
Spettacolo orgasmico quello di vedere la destra berlusconiana che perde la testa al pari di certe donnette senza onore che fanno la vita.
Su Libero, sotto la direzione di Maurizio Belpietro, campeggia il titolo “Letterina ai traditori”. L’edizione del sabato mattina di Libero porta in prima pagina il volto di quindici “traditori”, così li definisce Libero.All’interno altri trenta “traditori”, sempre secondo la definizione adottata dal quotidiano Libero. Per ogni “traditore” viene indicato l’indirizzo di posta elettronica. Libero invita a “contattare” i deputati che si apprestano a votare la sfiducia a Berlusconi.
L’iniziativa non poteva che suscitare polemiche. Se questa è l’ultima carta che la destra berlusconiana ha da giocare prima di affondare il 14 dicembre, è chiaro ed evidente che il 14 si sbatterà nel cesso lo squadrismo per “un cambiamento”, sia esso positivo sia esso negativo.
Belpietro scrive: “Molti di voi erano perfetti sconosciuti, eletti solo perché sulla scheda c’era Berlusconi. Ora volete cacciare il premier e andare con la sinistra: i cittadini vi puniranno”. Tra i deputati spiccano Italo Bocchino e Giulia Bongiorno; Chiara Moroni e Benedetto Della Vedova; Paolo Guzzanti e Giorgio La Malfa, Daniele Toto e Catia Polidori; Libero li indica “voltagabbana”. “Dite che così vi mettiamo nel mirino, ci accusate di intimidazione e di usare la carta stampata come un manganello? Dite quel che vi pare: a noi importa un fico secco. La sola cosa che ci preme è far conoscere i nomi e i volti di chi si appresta a tradire il mandato ricevuto dagli elettori. [...] Ci fosse un modo per farvi pagare una penale per violazione del contratto stipulato al momento della nomina, sareste in bancarotta. Ma non c’è: nessuno nell’Italia del quarantotto pensò che i deputati potessero cambiare casacca e chi scrisse la costituzione non immaginò nemmeno lontanamente che i parlamentari potessero voltare gabbana. [...] Forse il 14 dicembre riuscirete a buttar giù il Cavaliere e anche a ottenere uno strapuntino. Ma ora che vi hanno visto e conoscono la vostra mail, alle prossime elezioni gli italiani si ricorderanno di voi”.
Questo ennesimo atto di squadrismo e che va contro ogni deontologia dell’informazione giornalistica dimostra soltanto che la destra di Berlusconi non merita alcuna fiducia, men che meno quella degli elettori che oramai altamente disgustati voltano la testa altrove – per non finire morti affogati dal loro stesso vomito!
Ffwebmagazine, magazine online di Farefuturo, fondazione presieduta da Gianfranco Fini, scrive: “Mancava solo l’indirizzo dell’appartamento. E gli orari di entrata e uscita da casa. E qualche consiglio su come ‘agire’. L’obiettivo? A parole, un invito ai lettori a scrivere, a ‘manifestare’ in caso di sfiducia la propria rabbia contro questi. In realtà la lista di proscrizione è bella e servita. Presentata come letterina ma inquietante come un avvertimento”.