La zona vinicola
L'area vinicola dello Squinzano è ubicata nella Valle della Cupa, nella Pianura Salentina, caratterizzata da una forte depressione carsica, a pochi chilometri a nord di Lecce.
Il clima è tipicamente mediterraneo con inverni miti ed estati calde ed umide, caratterizzate da lunghi periodi di siccità.
Il paesaggio è caratterizzato da un mosaico di vigneti, oliveti, seminativo, colture orticole e pascolo. Esso varia impercettibilmente al variare della coltura prevalente. Nel Salento il paesaggio agrario è dominato dalla presenza della pietra e dalla roccia affiorante, unità particellari di modesta dimensione si alternano a piccoli pascoli ed esigue zone boscate, un fitto mosaico di muretti a secco le delimita e numerosi ripari in pietra.
Questa depressione carsica della Valle della Cupa trova al centro Lecce, e a cui fanno da corollario numerosi centri: Campi, Squinzano, Trepuzzi, Novoli, Carmiano e gli altri centri limitrofi.
La presenza di terreni fertili, la facilità di prelevare acqua da una falda poco profonda, la presenza di banchi calcareniti fanno di quest'area una zona ideale per la viticoltura.
Questa facilita è dovuta alla natura stessa del territorio carsico, che presenta numerose fessure e inghiottitoi che fanno convogliare le acque piovane e non nel sottosuolo, formando un intricato labirinto di grotte e torrenti sotterranei da cui le piante prendono nutrimento.
Il quadro complessivo è dato dalla presenza di un substrato carbonatico mesozoico su cui giacciono in trasgressione le unità di più recente deposizione: le calcareniti mioceniche ed i sedimenti calcarenitici, argillosi e sabbiosi pliocenici e pleistocenici.
I vitigni rossi
I vitigni rossi coltivati nella zona per la produzione di questa denominazione sono il Negroamaro, il Malvasia Nera di Brindisi, il Malvasia Nera di Lecce, il Sangiovese e il Sussumaniello.
I Malvasia sono una serie molto articolata di varietà, sia a buccia chiara che buccia scura, che in comune hanno la loro provenienza medioevale dal porto greco di Monemvasia, dal quale partivano questi vini dolci molto reputati dell'epoca per tutti i porti del Mediterraneo.
Il Malvasia Nera di Brindisi è aromatico a differenza di quello di Lecce. Nelle varietà a bacca scura è utilizzata solitamente con altre uve, tra cui, qui in Salento, nel tipico taglio con il Negroamaro.
Il Negroamaro è il vitigno più piantato in Puglia, e fornisce vini di grande intensità ed eleganza, dotati di corpo ed alcolicità, colore e struttura. È utilizzato sia per il taglio sia da solo, dove produce vini vigorosi che garantiscono grandi invecchiamenti e fragranti rosati.
Il Squinzano DOC rosso
La denominazione di origine controllata Squinzano è stata istituita il 6 luglio 1976, con decreto del Presidente della Repubblica, per autorizzare la produzione di vini bianchi, rossi e rosati nei territori comunali di Squinzano, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Novoli e parte del territorio dei comuni di Campi Salentina, Cellino San Marco, Trepuzzi, Surbo e Lecce.
Le uve autorizzate per la produzione dei vini sono il Negroamaro, che deve essere presente per almeno il 70% dell'assemblaggio, a cui possono concorrere alla produzione dei vini anche le uve provenienti dai vitigni Malvasia nera di Brindisi, Malvasia nera di Lecce, Sangiovese e le uve di altri vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella Regione, come il Sussumaniello.
Possono essere iscritti all'albo unicamente i vigneti ubicati su terreno di medio impasto o tendenti allo sciolto, sufficientemente profondi e di buona fertilità. Le rese massime autorizzate sono di 14 tonnellate per ettaro.
Per tutte le tipologie, è ammessa la colmatura con un massimo del 5% di altri vini dello stesso colore e varietà, ma non soggetti a invecchiamento, inoltre i vini sottoposti a colmatura non possono essere sottoposti a pratiche di taglio.
Le tipologie autorizzate sono il Rosso, anche Novello e Riserva, il Negroamaro, anche Riserva e il
Sussumaniello. Nel caso dell'indicazione del vitigno in etichetta l'uvaggio indicato deve essere di almeno l'85%.
Lo Squinzano Rosso ha colore rosso rubino più o meno intenso talvolta con riflessi arancioni se invecchiato. L'odore è etereo, caratteristico e intenso, mentre i sapori sono pieni, vellutati e armonici. A tavola si abbina con carni rosse, agnello al forno, formaggi semi stagionati e primi piatti al sugo. Il Riserva non è indicato per i formaggi.
Lo Squinzano Negroamaro è di colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi tendenti al rosso mattone con l'invecchiamento. Il profumo è etereo caratteristico e intenso.
Al palato è pieno, vellutato, armonico.
Lo Squinzano Susumaniello ha colore rosso rubino, con riflessi violacei.
Gli odori sono dei frutti di bosco e il sapore è vellutato, persistente e armonico.
Nello Squinzano Novello il colore è rosso più o meno intenso. Al naso è persistente, fruttato.
Il sapore vellutato, armonico e gradevole, con note sempre fruttate.
Le aziende
Le Cantine del Falco Novoli, vinificano il Rosso Serre di Sant'Elia con l'80% di Negroamaro e il 20% di Malvasia Nera. Il colore è rubino, con naso di frutta matura, spezie e legno di quercia su un fondo balsamico. In bocca è ricco, morbido e fresco, con un bel finale sapido. Viene affinato sei mesi in barrique e sei in bottiglia prima di essere abbinato con il coniglio alla menta.
Le Cantine Due Palme vinificano l'80% di Negroamaro e il 20% di Malvasia per ottenere un Rosso fragrante e intenso, ai frutti rossi e neri freschi, con pepe bianco e tostatura. Anche al palato nresta fresco e piacevolmente tannico. Per lui pallone di Gravina.