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Trama: Vincent è un vecchio perditempo, dedito all’alcool, al gioco d’azzardo e ai piccoli furti. Un giorno la nuova vicina di casa è costretta ad affidargli il figlioletto e tra i due nasce, a poco a poco, una strana amicizia...
St.Vincent è uno di quegli edificanti film tipicamente natalizi (pur non essendo ambientato a dicembre) dove il burbero personaggio principale viene ammorbidito da un altro personaggio "a sorpresa", che può essere un bimbo, come in questo caso, una donna, un cane o qualsiasi altra categoria distante dalla realtà in cui si era trincerato fino a quel momento il misantropo di turno. Come tutti i film di questo genere non si regge sull'effetto sorpresa, anzi, segue piuttosto un percorso abbastanza regolare di conoscenza - faticosa amicizia - evento che fa precipitare le cose - riappacificazione e redenzione del protagonista con tanto di inevitabile happy ending ma in questo caso i personaggi sono abbastanza simpatici e peculiari da coinvolgere comunque lo spettatore e interessarlo alle loro vicende umane. Abbiamo Vincent, un vecchio e depresso ubriacone che passa il tempo alle corse e si intrattiene con una prostituta/spogliarellista incinta, un bimbetto nuovo in città e stranamente non irritante come la maggior parte dei suoi coetanei cinematografici e una mamma disadattata che non sa come gestire un divorzio e il nuovo, pesantissimo lavoro; l'interazione tra tutti questi personaggi crea una piccola storia di ordinarie incomprensioni dove ognuno scoprirà qualcosa di inaspettato su di sé e sulle persone che lo circondano e dove ognuno, alla fine, verrà a patti con i propri problemi imparando ad affidarsi un po' di più agli altri. Il finale in particolare mi ha commossa (ho il cuore tenero sotto Natale) anche perché sottolinea come non si debba per forza essere figure "mitiche" per venire considerati santi, bastano dei piccoli, quotidiani ed altruistici sacrifici in grado di dissipare le tante ombre della nostra imperfetta umanità: Vincent si ammorbidisce, è vero, ma rimane coerente con sé stesso anche durante i titoli di coda, un bel cambiamento rispetto all'ultimo trend cinematografico che ci mostra solo personaggi vogliosi di apparire e pronti a plasmarsi secondo i desideri degli altri.
A proposito di Vincent, c'è da dire che il film si regge interamente sull'interpretazione di Bill Murray e che senza questo grandissimo attore la pellicola non varrebbe quasi i soldi spesi per realizzarla né meriterebbe un post che superi le cinque righe. E' sempre un piacere vedere il vecchio Bill svettare sugli altri interpreti con l'aria di chi si trova lì per caso eppure riesce ad essere "il migliore in quello che fa", come direbbe Wolverine: la sua faccia scoglionata scatena sempre e comunque un moto di innata tenerezza e in un paio di occasioni mi sono ritrovata a ridere di cuore davanti ai confronti tra questo mostro sacro e il piccolo co-protagonista, che come ho detto sopra ho trovato molto simpatico. Per quel che riguarda il resto del cast, Melissa McCarthy offre un'interpretazione misurata e assai diversa dalle poche performance comiche in cui mi è capitato di vederla impegnata, mentre la povera Naomi Watts ormai è ridotta a piccole parti da caratterista e nei panni della spogliarellista russa incinta risulta parecchio forzata e anche un po' ridicola, l'unico neo di una pellicola banalotta ma carina. Ultima particolarità di St.Vincent è la bella colonna sonora, quasi interamente incentrata su classiconi anni '60 - '70 come Somebody to Love dei Jefferson Airplane, l'immancabile Bob Dylan o un paio di altri pezzi che consentono a Bill Murray di "scatenarsi" anche come improbabile ballerino. Insomma, se siete alla ricerca di una commedia dal sapore agrodolce da godervi in famiglia sotto Natale St.Vincent è il film che fa per voi: purtroppo non ha le carte in regola per diventare un cult anzi, ne è ben lontano, ma è comunque molto gradevole.
Di Bill Murray (Vincent), Melissa McCarthy (Maggie), Naomi Watts (Daka) e Terrence Howard (Zucko) ho già parlato ai rispettivi link.
Theodore Melfi è il regista e sceneggiatore della pellicola, al suo primo lungometraggio. Americano, è anche produttore e attore.
Chris O'Dowd interpreta Padre Geraghty. Irlandese, ha partecipato a film come I Love Radio Rock, I fantastici viaggi di Gulliver, Le amiche della sposa, Thor: The Dark Worlde ha doppiato un episodio de I Griffin. Anche sceneggiatore e produttore, ha 35 anni e due film in uscita.
Se St. Vincent vi fosse piaciuto potete recuperare Rushmore. ENJOY!
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