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Stage Fright (Canada 2014) Regia: Jerome Sable Sceneggiatura: Jerome Sable Cast: Allie MacDonald, Minnie Driver, Meat Loaf, Douglas Smith, Brandon Uranowitz, Kent Nolan, Ephraim Ellis, Melanie Leishman, Thomas Alderson Genere: horror-musical Se ti piace guarda anche: Buffy, Glee, The Rocky Horror Picture Show
Ho sempre paura, prima di guardare un film horror. Non perché mi diano realmente i brividi. Né è passato di tempo da quando una pellicola mi ha fatto venire la strizza. Ho paura perché negli ultimi tempi capita solo di vedere o delle ciofeche totali o delle mezze ciofeche. Quest’ultima categoria è la peggiore. Se mi guardo 1303 – 3D che è una merdaccia assoluta, a fine visione sono contento per aver assistito a qualcosa di davvero atroce. Se invece vedo solo un filmetto mediocre, come capita ormai troppo spesso, sento di aver solo perso del tempo per niente. Quando capita di trovare un horrorino magari non eccezionale, ma valido, rimango proprio sorpreso. Stage Fright non farà gridare al miracolo, né farà gridare dalla paura, eppure per una volta sono arrivato a fine visione decisamente e piacevolmente soddisfatto. Per quanti difetti possa avere e per quanto possa rientrare a pieno diritto nella categoria dei B-movies, se non in quella degli Z-movies, Stage Fright ha dalla sua parte alcuni elementi che lo elevano a piccolo miracolo all’interno del panorama horror attuale. Tali elementi non riguardano tanto la parte più thriller e più spaventosa. L’intreccio “orrorifico” è parecchio prevedibile e la tensione non è che sia proprio alle stelle per tutta la durata del film.
La parte più interessante è quella umoristica, un elemento sempre gradito da queste parti. Non a caso tra i miei horror preferiti ci sono Scream e il più recente The Innkeepers. Stage Fright ha inoltre un’altra arma vincente, che lo contraddistingue dagli altri horrorini in giro: è un musical. Non si canta tutto il tempo, tranquilli sono io il primo a essere terrorizzato da robe insopportaaaabili come Les Miseraaaaaables, ma la componente canora qui è ben presenteeeeee ed è piuttosto gradeeevoleeeeeeee. Combinando questi due elementi, ne esce una divertente parodia del mondo dei musical dalle venature horror. Una gran combinazioni di generi molto vagamente dalle parti del The Rocky Horror Picture Show, cui va aggiunto pure un tocco metal e una leggerissima spruzzata di teen, per un risultato finale che sembra una variante dell’orrore di un episodio di Glee, e ricorda un pochino anche la puntata musical di Buffy l’ammazzavampiri.
Facciamo un passo indietro. Di cosa parla questo canteriiiino Staaaage Friiiiight? ATTENZIONE SPOILER La storia è ambientata in un campus estivo per giovani appassionati di musical. Giovani sfigati, esatto. In questo campus viene organizzato un musical che è una variante de Il fantasma dell’opera e nella cui rappresentazione di 10 anni prima era stata uccisa la protagonista, che è la madre di una delle ragazze del campus. La cuoca del campus, per la precisione. Una bella fighetta di cuoca del campus, giusto per essere ancora più precisi. A interpretarla troviamo tale Allie MacDonald, giovane fanciulla che come talento recitativo e vocale non è che si segnali più di tanto, però è perfetta per il ruolo grazie a quella sua faccia da innocente verginella messa sopra a un corpo fatto per il peccato. Da quanto tempo sognavo di dire una frase del genere? FINE SPOILER
Una trama piuttosto classica che mischia traumi famigliari del passato con la tematica della rappresentazione teatrale. Tanta roba messa sul menù e non tutti i piatti serviti sono gustosissimi. A far scorrere la visione veloce, senza intoppi e senza fare innervosire come capita molto spesso con gli horror contemporanei è la citata dose di ironia sempre presente, dall’inizio alla fine. Tra canzoni gaie, accenni hard-rock e qualche momento splatter nemmeno da poco, Stage Fright è un filmetto low-budget girato senza troppe pretese e in cui come attoroni celebri si segnalano giusto le (modeste) comparsate di Minnie Driver e del cantante Meat Loaf.
Alla fine, nonostante i suoi limiti, il film riesce laddove altre produzioni de paura (teoricamente) più blasonate falliscono: ovvero fare il suo porco dovere di intrattenimento estivo. Merce sempre più rara negli horrorini in circolazione oggi. Sarà forse merito della componenteeee muuuuuuuusicaaaaaaaal? Io credo proprio di sìììììììììììì! (voto 6,5/10)
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