Forse non è questa la sensazione che cercavo, o forse mi sono solo data troppo poco tempo per sentirmela addosso; come sempre, di fretta, io non mi concedo alla degustazione delle cose, ma sfuggo, come l’acqua sull’olio o come l’olio sull’acqua- non ho mai capito bene la chimica, la fisica dei corpi mescolati, trasudanti di assuefazione all’assopimento.
Assaporo a volte, ma stamattina no; il sole che entra dalle finestre, che sembra primavera ma primavera non è; stamattina no la luce troppo luce che fende le pupille e le richiama alla veglia; stamattina lascio andare le cose come sono e mi richiudo dentro me, senza poter uscire dalle catene che mi sono avviluppata, io stessa in cerca di acqua e sale, di sale e amaro nelle vene.
Stamattina tutto resta com’è in attesa che l’ansia passi, e non riesco a vedere.