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Staminali del cordone ombelicale, caratteristiche

Da Ideamamma

STAMINALI DEL CORDONE OMBELICALE, CARATTERISTICHE

Quando si parla di conservazione cellule staminali del cordone ombelicale, è importante avere presente quali sono le loro caratteristiche principali: solo così si può capire quanto preziose esse siano.
Durante la gravidanza, il cordone ombelicale ha la funzione fondamentale di fornire al feto tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Al momento del parto, il cordone contiene in media 60-80 cc di sangue in cui sono presenti  le cellule staminali, dette cordonali.

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente

Queste cellule si possono suddividere in diverse tipologie:

  • Staminali cordonali “simil-embrionali”, capaci di differenziarsi nelle cellule che formano i tessuti endotermici (intestino), i tessuti mesodermici (pelle), e i tessuti ectodermici (midollo spinale);
  • Staminali cordonali “mesenchimali”, in grado di generare numerosi tipi cellulari, ad esempio le cellule che formano le ossa, la cartilagine, l’adipe ecc;
  • Staminali cordonali “ematopoietiche”, che differenziandosi originano le cellule del sangue;
  • Staminali cordonali “progenitrici endoteliali”, capaci di originare le cellule dei vasi sanguigni.1

STAMINALI DEL CORDONE OMBELICALE, CARATTERISTICHE
Quali sono le caratteristiche principali delle staminali cordonali?
Innanzitutto queste cellule sono caratterizzate da una grande capacità proliferativa e differenziativa: questo le rende particolarmente interessanti nell’ambito della medicina rigenerativa, ovvero quella branca della medicina che si occupa della ricostruzione, piuttosto che sostituzione, di organi e tessuti danneggiati1.
Inoltre, le cellule staminali del cordone ombelicale sono immature dal punto di vista immunologico e ciò fa si che il loro trapianto da un lato richieda condizioni di compatibilità meno stringenti rispetto all’uso di altri tipi cellulari e, dall’altro, espone il paziente ad un minor rischio di complicanze post trapianto, come ad esempio il rigetto2. In aggiunta, le staminali cordonali sono capaci di esercitare un’azione anti-infiammatoria, rilasciando  fattori umorali  tra cui la prostaglandina E23-4 .

Dal punto i vista dell’applicazione clinica è importante sottolineare la differenza tra il trapianto “autologo” e il trapianto “allogenico”. Nel primo caso si effettua un trapianto di staminali sullo stesso soggetto da cui sono state prelevate, e la compatibilità è del 100%; nel secondo caso invece, le cellule staminali che verranno trapiantate vengono raccolte da un donatore terzo al ricevente. Nel caso in cui il ricevente sia un genitore del donatore, la compatibilità può essere fino al 50% e, nel caso invece fosse un fratello, la compatibilità può arrivare sino al 25%.
La conservazione del sangue cordonale, e quindi delle cellule staminali contenute al suo interno, offre uno strumento terapeutico fondamentale nel momento del bisogno: è importante che le famiglie siano informate sull’importanza di un bene di così alto valore.

Per ulteriori informazioni: www.sorgente.com

Note bibliografiche

1 Francese, R. and P. Fiorina, Immunological and regenerative properties of cord blood stem cells. Clin Immunol, 2010. 136(3): p. 309-22.
2 Mihu, C.M., et al., Isolation and characterization of stem cells from the placenta and the umbilical cord. Rom J Morphol Embryol, 2008. 49(4): p. 441-6.
3 Jiang, X.X., et al., Human mesenchymal stem cells inhibit differentiation and function of monocyte-derived dendritic cells. Blood, 2005. 105(10): p. 4120-6.
4 Spaggiari, G.M., et al., MSCs inhibit monocyte-derived DC maturation and function by selectively interfering with the generation of immature DCs: central role of MSC-derived prostaglandin E2. Blood, 2009. 113(26): p. 6576-83.


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