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Staminali del cordone: scegliere una biobanca di qualità

Da Chiara1977 @BimboWebnet

A cura di Ufficio Stampa Sorgente
Se per una coppia in attesa la decisione di conservare le cellule staminali cordone ombelicale del proprio
figlio è molto importante, lo è altrettanto la scelta della struttura a cui rivolgersi. Le biobanche del cordone,
infatti, non offrono tutte un servizio di pari livello e per questo motivo è fondamentale fare una selezione
accurata, prendendo in considerazione alcuni parametri attraverso i quali valutare la qualità del servizio
proposto.
Staminali del cordone: scegliere una biobanca di qualitàInnanzitutto è opportuno affidarsi a una struttura che svolga
un’attività continuativa e consistente. Per questo è bene
assicurarsi che una banca abbia una buona quantità di campioni
conservati, che abbia svolto un considerevole numero di
trapianti e che disponga di un comitato scientifico competente a
autorevole. Altro fondamentale requisito è il possesso di
certificazioni di qualità e una delle più importanti riconosciuta a
livello globale è la GMP 1, che obbliga le biobanche ad
osservare regole precise per il corretto svolgimento delle attività
di crioconservazione. Altri aspetti da considerare sono la
presenza di un’assicurazione che tuteli la conservazione delle
cellule staminali anche in caso di insolvenza della banca e la garanzia di tutela legale e patrimoniale del
cliente, attraverso un contratto rispettoso della normativa Italiana e Europea. Infine, influiscono sulla
qualità del prestazioni offerte da una biobanca, fattori quali servizio di raccolta attivo tutto l’anno 24/24
ore, assistenza domiciliare per l’espletamento delle procedure burocratiche e garanzia del diritto di
recesso.
In conclusione, dal momento che il sangue del cordone ombelicale può essere raccolto solo una volta,
ovvero alla nascita del bambino, è opportuno che una famiglia scelga la biobanca in cui


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