Stampa estera sulle dimissioni di berlusconi
Creato il 10 novembre 2011 da Madyur
"Impegnandosi alle dimissioni una volta approvata la legge con le
riforme d'emergenza, Silvio Berlusconi guadagna altro tempo per la sua
indebolita maggioranza e forse una seconda vita se riuscirà a forzare
l'Italia verso le elezioni anticipate il prossimo anno". E' quanto
scrive il FINANCIAL TIMES.
Per il
quotidiano della City, "se Berlusconi riesce a tenersi al riparo dai
suoi dannosi procedimenti giudiziari - su accuse di corruzione, frode
fiscale e sfruttamento della prostituzione minorile - e a riaffermare la
sua autorità sul partito, allora alcuni commentatori suggeriscono che
possa sopravvivere per combattere un'altra battaglia".
Sempre in Gran Bretagna il DAILY TELEGRAPH, in un editoriale dal
titolo "Berlusconi va, i problemi dell'Italia restano", sottolinea come
"la fine dell'era del bunga-bunga possa restituire all'Italia un po' del
suo orgoglio ma non risolve nulla". Per il Telegraph, "la caduta del
governo Berlusconi significa probabilmente un ritorno alla turbolenza
politica del passato". E "anche se un governo di unità nazionale sarà
insediato, questo non potrà affrontare la difficoltà principale, che non
è la resistenza italiana alle riforme, ma l'euro stesso", scrive ancora
il quotidiano, secondo il quale "la morale della favole è che l'Italia è
nella valuta sbagliata". "La pressione dei mercati e dell'Europa spinge
Berlusconi alle dimissioni" titola in Francia il quotidiano LE FIGARO,
che dedica due pagine ai fatti di ieri. Una lunga cronaca delle ultime
settimane, con schede sul debito italiano e i rischi della crisi
italiana, poi la giornata di ieri: "Senza maggioranza, il Cavaliere è
sul piede di partenza", scrive Le Figaro. "Berlusconi, è quasi finita",
richiama il quotidiano LIBERATION in prima pagina, mentre all'interno
propone una corrispondenza dal titolo 'Berlusconi verso l'uscità.
Per il quotidiano LE PARISIEN, 'Berlusconi
getta la spugna': "il presidente del Consiglio ha annunciato le sue
prossime dimissioni. Screditato, lascia il suo paese sull'orlo del
baratro".
In Germania, la SUDDEUTSCHE ZEITUNG apre con il titolo "La
terra di Silvio è bruciata" e scrive che "17 anni di egoismo, populismo e
superficialità nella politica italiana sono più che sufficienti,
l'Italia ha scaricato il primo ministro ma forse è già troppo tardi".
Il
FRANKFURTER ALLGEMEINE titola "Ancora un qualche giorno di Berlusconi" e
scrive che "un governo di transizione potrebbe essere guidato dall'ex
commissario Ue Mario Monti" mentre la DIE WELT riassume la giornata: "Un elenco, otto traditori e la partenza di Berlusconi".
In Spagna EL PAIS titola "Berlusconi scommette sule elezioni a
febbraio e esclude di presentarsi" mentre EL MUNDO si chiede "Dopo
Berlusconi, chi?" e punta sui nomi di "Gianni Letta, Angelino Alfano e
Mario Monti".
Negli Usa il NEW YORK TIMES scrive che la "crisi del debito
dell'eurozona sembra rivendicare la sua vittima più prominente", mentre
il WALL STREET JOURNAL titola "La crisi finanziaria fa perdere il posto
al longevo leader italiano". Il WASHINGTON POST, infine, evidenzia che,
secondo alcuni osservatori, l'annuncio "é probabilmente il capitolo
finale del premierato" di Berlusconi, "il tycoon che ha guidato l'Italia
con lo stile un po' di Rupert Murdoch un po' di Hugh Hafner".
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