Magazine Atletica
Queste calde ultime settimane mi stanno mettendo a dura prova: non amo particolarmente correre ad alte temperature e scarseggia anche la forza psicologica di uscire in strada ad affrontare i lavori previsti. Si tratta di una tabella severa, che punta a ottenere un tempo di 90' alla Mezza di Monza.
Ho aderito volentieri alla proposta della trainer, perché amo le sfide, ma una volta in strada mi sono reso conto di come il divario tra ciò che POSSO e ciò che VORREI sia in questo periodo troppo ampio. Raggiungere le velocità proposte? Una chimera. E se mi sforzo di farlo, la fatica fatta condiziona tutto l'allenamento restante, che si trasforma inesorabilmente in un lento.
La scorsa settimana sono uscito cinque volte. Oltre a due uscite previste in tabella, ho approfittato di due gare "paesane" dai chilometraggi ridotti, giusto perché in compagnìa si presta meno attenzione alla fatica, e di una competizione, a Vauda, facente parte del campionato UISP.
Ho affrontato quest'ultima il giorno dopo avere gareggiato a Cigliano. Ovviamente, il caldo ha imperato in entrambe le corse. A Vauda ero già stanco subito dopo il via, tanto che ho innestato il pilota automatico e mi sono limitato a finirla: non c'era forza per null'altro. Nonostante ciò mi è servita a racimolare dodici punti che mi hanno portato al 12esimo posto nella classifica di categoria dello stesso campionato; piazzamento dovuto più alla presenza (+ gare = + punti) che all'effettivo valore.
Domenica scorsa, con la compagnìa di Lia, che mi scortava in mountain bike, sono uscito per quelli che avrebbero dovuti essere 14 km a 4.17.
Ne sono usciti 14 km a... 5.19
Basti questo, a dare un’idea della situazione attuale.
Nonostante questo ben poco promettente stato di forma, il 3 settembre sarò a Trecate, alla Night Run dei Tre Comuni: sarà un buon test in vista di Monza.
Un saluto!