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Stanchezza.

Creato il 17 aprile 2013 da Gianna
Sono stanca, fisicamente e mentalmente. La lotta quotidiana per la sopravvivenza sta consumando parecchie delle mie energie e, tra le altre cose, non riesco più nemmeno a prendermi cura di questo spazio come mi piacerebbe. Non che sia così importante, ma fa parte di quei piccoli piaceri che non mi posso più concedere. Il tempo che posso dedicargli è ridotto al minimo, giusto quello di prendere il mio solito abbondante caffè mattutino. Poi via, la casa, il lavoro, il secondo lavoro. Tutto per sopravvivere, perchè non è vivere questo. E spesso mi chiedo se ne valga davvero la pena e quale sia lo scopo di tutto questo. Fino a che c'era mio padre dovevo sostenerlo, aiutarlo, curarlo, lui contava su di me e non potevo certo sottrarmi. Ma ora? I miei figli sono adulti e, per fortuna, indipendenti. Ora devo pensare solo a me stessa (che culo direbbe qualcuno!!!), ma proprio per questo non riesco a trovare il senso di tanta fatica per racimolare quello che mi serve, oltretutto accettando di lavorare per una miseria e lasciandomi sfruttare. Non ne sto facendo una questione politica, anche se quella c'entra sempre e comunque, sto semplicemente riflettendo sulla necessità di tutto questo: devo lavorare, accettare ricatti e ringraziare per avere un minimo di sicurezza. Sicurezza che mi serve per andare avanti fino ad una pensione da fame che non mi permetterà comunque un'esistenza dignitosa. Mi devo privare di quasi tutto quello che rende bella la vita perchè i piccoli piaceri che contribuiscono ad alleggerirla costano, costano tempo e denaro, ed io ho poco dell'uno e dell'altro, senza avere grosse speranze che tutto questo possa cambiare. 
E allora? Lo scopo dov'è? Sono consapevole che c'è gente messa peggio, io un pò di lavoro ce l'ho e posso ancora permettermi le sigarette, ma....poi?

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