Ve lo svelo subito. La causa risiede in uno dei tanti (tantissimi) episodi di stanchezza generalizzata (che per fortuna stanno via via diminuendo).
L'occasione è stata una cena a casa, una delle poche consumata in rigoroso silenzio: pupi a letto e noi a tavola troppo timorosi di svegliarli per parlare. Il gioco del silenzio interrotto solo da brevissime comunicazioni di servizio tipo "passami il sale" sussurate ad un volume quasi impercettibili. Ad ogni rumore della forchetta su piatto, un brivido di puro terrore scorreva lungo le schiene. Altro che Dario Argento.
Finita la cena frugale (non ricordo se era tonno in scatola o pizza surgelata... ma ricordo bene che in quel periodo eravamo caduti veramente in basso!), il Papi ha sparecchiato la tavola. E alla fine ha scotolato la tovaglia piena di molliche di pane del giorno prima. L'ha fatto di nascosto, nel buio della notte, dato che la buona educazione e il regolamento condominiale vietano la pratica.
Il problema è che, oltre alle molliche, la tovaglia conteneva un ben più prezioso tesoro: il mio telefonino nuovo di zecca. l'iPhone 4 da poco arrivato in Italia. Che ha fatto un tuffo carpiato di due piani.
Ma dico io, la tovaglia era bianca e rossa a grandi quadri. Il telefonino era spento: è tutto nero. Possibile secondo voi non averlo visto? Neanche una talpa avrebbe potuto non farci caso!
Non mi sono neanche incazzata. La punizione legittima era già dietro l'angolo. L'umiliazione di dover chiamare alle 22.00 l'amministratore del palazzo per chiedergli le chiavi del pianerottolo dei box e dovergli confessare la modalità del danno. O dover trovare una bugia credibile.