Gridalo pure forte, ora, il tuo nome
per questo giorno strappato al destino
nel coraggio del vento, con il cuore
in braci, come in petto ad un bambino.
Le mani che si serrano in abbracci
non più fugaci, labile vittoria:
slegando il nodo stretto dei suoi lacci,
un sogno può sconfiggere la storia?
Un sussulto si increspa del tuo seme;
entrerà nel segreto dissepolto
che il germoglio del nulla in sé contiene
o darà vita a un frutto mai raccolto?
Per te, in me, che sfuggendoti ti aspetto
e scorgo nei tuoi occhi la promessa
che fingo di ignorare, nel sospetto
che, già domani, non sarà la stessa.
Francesco De Girolamo (da “Paradigma”, LietoColle, 2010)