Stanza dopo stanza, lampada dopo lampada,
i palazzi si risvegliano
e tutto intorno la pioggia apre i suoi petali
con un lento sussurro che percorre
sete e tendaggi.
Dormiamo dentro a un fiore che si alza
troppo lentamente sul mondo.
Tuttora ignoriamo da quale paese remoto
ci ha portati il sonno,
ma ci risulta che tra la notte e il giorno
sono passati gli anni...
La pioggia sta schiudendo la sua corolla
nel mezzo della quale ci svegliamo.
Ora so che il tuo sorriso, i tuoi capelli,
i tuoi occhi dove la notte si attarda,
la neve che cade sui tuoi seni
e queste stesse parole
sono anche petali di qualche immenso calice,
petali che si stanno aprendo, amore mio,
con lo stesso sussurro della pioggia
sui vetri.
Eugenio Montejo