Starbuck 533 figli e...non saperlo ( 2011 )

Creato il 30 agosto 2013 da Bradipo
David Wozniak, 42 enne canadese di origini polacche fa le consegne di carne per la macelleria di famiglia. E' un po' la pecora nera della famiglia, quello più sbalestrato e dalla vita più disordinata. Ha una relazione complicata con la poliziotta Valerie, molto più adulta e matura di lui e quando lei gli dice che aspetta un bambino da lui, succede una cosa che ha dell'incredibile: viene contattato dalla clinica con la quale aveva collaborato fornendo a pagamento sperma per fecondazioni artificiali e gli viene comunicato che grazie al suo liquido seminale sono nati 533 figli di cui 142 vogliono conoscerlo rompendo il vincolo legale dell'anonimato.
Assieme al suo avvocato, l'amico di sempre, si oppone alla class action intentata dai suoi figli biologici ma intanto vuol diventare un  surrogato di angelo custode per loro. Entra nelle vite di qualcuno di loro cercando di migliorarle, ma soprattutto cercando di migliorare se stesso.
Con uno spunto così era lecito aspettarsi la solita, stupida, commedia americana basata su gags di comicità decerebrata da bar dello sport  giusto per strappare la classica risata grassa.
E invece no, Starbuck 533 figli e ... non saperlo ( il solito vizio italiota di spiegare troppo nel titolo, perchè non lasciare semplicemente Starbuck?) è una commedia canadese, francofona che , a conti fatti, si rivela molto meno stupida del preventivato.
Il punto di partenza è di un grottesco incredibile: che fare se un donatore di sperma ( o meglio venditore perchè David lo vendeva per sopravvivere) perdesse l'anonimato e potesse essere conosciuto dai suoi figli biologici? E se questi fossero più di 500?
Il regista Ken Scott, qui alla sua opera seconda, invece di esplorare il lato farsesco della vicenda, e ne avrebbe avuto ben donde con tutto questo materiale a disposizione, preferisce concentrarsi sulla crisi personale di David, eterno Peter Pan perennemente in ritardo agli appuntamenti della vita, ultraquarantenne capace a stento di badare a se stesso senza fare danni e incapace di portare avanti seriamente una relazione sentimentale degna di questo nome.
La class action intentata da 142 suoi figli biologici per cercare di conoscerlo si trasforma in un' ottima occasione di crescita e il film racconta proprio questo percorso di formazione di David "Starbuck" Wozniak, l'uomo che avrebbe voluto rimanere sempre ragazzino impenitente e attaccato alle futilità della vita.
Naturalmente si ride anche, perchè è impossibile non farsi prendere la mano in una situazione a così alto tasso di comicità potenziale ma tutto viene alternato a momenti più "pensosi" in cui David svela se stesso e riesce a trovare dentro di sè delle risorse del tutto inaspettate.
Quando scopre che poi diventerà padre per la prima volta di un figlio suo, non affidando il suo sperma a ovuli anonimi selezionati da una clinica, la sua maturazione sarà completa.
Avrà finalmente la consapevolezza di dover vivere in funzione di qualcun altro. E si godrà la sua famiglia (( surrogata) allargata.
Può anche avere i suoi pregi avere intorno 142 figli....
Una bella sorpresa questo film dal ritmo a volte un po' blando ma assolutamente gradevole nonchè ben confezionato e recitato ( Patrick Huard nella parte di Starbuck è eccezionale , così come vale da solo il prezzo del biglietto il suo amico avvocato, personaggio curiosamente senza nome, recitato dal corpulento Antoine Bertrand).
Soprattutto ha la capacità di far sorridere e far riflettere allo stesso tempo, cosa affatto comune nelle commedie di oggi.
La distribuzione italiana di è accorta di questo film con soli due anni di ritardo, dopo un fruttuoso giro per molti festival specializzati e dopo essere uscito praticamente in tutto il mondo ( in Islanda è uscito a giugno del 2012, in Grecia a luglio dello stesso anno, in Ungheria ad aprile di quest'anno e in Colombia a maggio sempre di quest'anno, tutto ciò solo per dire di quanto ormai siamo terzomondo cinematografico).
Alla fine sono riusciti a farlo vedere su grande schermo a noi poveri spettatori italioti.
Habemus Starbuck!
( VOTO : 7 + / 10 ) 


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