Ho scoperto un modo nuovo di … “scoprire”. La musica, anche quella “antica”. Ho la quasi certezza che il tuttologo in campo musicale non esista, e ai tanti che ritengono di non aver più niente da imparare suggerisco di mettersi alla prova, senza quiz e ricchi premi, ma solo per… trovare perle nascoste. La modalità è la seguente… scaricare la versione gratuita di spotify (se poi si vuole escludere completamente la pubblicità occorre spendere qualcosa), cercare un artista che si ama e ascoltare un suo brano; subito dopo cliccare su“avvia radio”, che si creerà in modo autonomo sulla base dell’affinità alla prima scelta e poi… a decine nasceranno band e artisti mai sentiti! Dopo aver sentito un brano degli YES ho avviato la radio e sono usciti, anche, loro, gli STARCASTLE: possibile non aver mai sentito una tale band, per di più legata alla mia gioventù, quando vivevo a pane e musica? Proviamo a conoscerli con l’aiuto delle informazioni trovate in rete e un brano fantastico.
Gli STARCASTLE furono una delle band più popolari e rispettate del prog americano degli anni '70, molto conosciuti per la loro affinità agli YES. La band univa una rigida strumentazione caratterizzante del prog alle sognanti e fantasiose liriche cantate da Terry Luttrell, una voce molto simile a quella di Jon Anderson, basata su di una perfezione vocale molto “americana” , raffinata, così come lo è la parte strumentale. Una musica la loro che si può considerare a posteriori come molto originale, in termini di testi, composizione e performance. Hanno pubblicato quattro album in studio tra il 1976 e il 1978. I loro primi due album per la Epic, Starcastle e Fountains of Light, sono archetipi del suono sinfonico, utopico, grande, travolgente, intricato, complesso e melodico che avremmo imparato a conoscere nel corso degli anni’70. In Real e Fontains, il gruppo cambia il suo orientamento e va verso un soft rock che continua a presentare similitudini vocali alla “YES”.
Chronos I è invece una grande opera di “archivio” Nel2007gli Starcastle hanno inaspettatamente pubblicato un nuovo album,Song of Times, graditissimo inGiappone, ma di scarso impatto nel resto del mondo.