Il report stilato dall’osservatorio VEM (Venture Capital Monitor) e da IBAN (Associazione dei business angels italiani) registra i numeri degli investimenti italiani in seed e startup
80 Milioni di €, la somma investita in aziende “early stage” (prime fasi di vita) nel 2012, rimane in linea con la quota del 2011 nonostante l’infelice scenario economico italiano.
Il numero totale di investimenti cala invece del 13% rispetto all’anno precedente, con 186 deals, di cui 70 riconducibili ai fondi di venture capital e il residuo ai business angels.
Il calo del numero di investimenti è riconducibile soprattutto ai business angels con una flessione del 40%del numero di aziende finanziate rispetto al 2011.
Ammontare degli investimenti – Fonte: Report VEM-IBAN
L’ ammontare medio degli investimenti per gli angels è però raddoppiato nel 2012, questo indica che c’è una tendenza a ridurre l’investimento da parte di un singolo angel e operare congiuntamente in club strutturati, in tal modo un minor numero di imprese riceve investimenti più consistenti.
A sostenere questo trend verso l’aggregazione in investimenti più oculati, 14 delle operazioni del 2012 sono state frutto dell’interazione tra venture capitalist e business angels, portando ad una cooperazione fra i due soggetti mai vista fin’ora in Italia.
Per quanto riguarda le quote di partecipazione acquisite, per i business angels rimangono stabili al 20%, mentre per i fondi la quota media scende al 30% dal 40% del 2011.