- Anno: 2000
- Durata: 140'
- Genere: Drammatico
- Nazionalita: USA
- Regia: Robert Zemeckis
Cast Away è un film del 2000 diretto da Robert Zemeckis, con protagonista Tom Hanks, proiettato nei cinema italiani il 12 gennaio 2001.
Il film venne girato in due periodi di tempo separati da diversi mesi. Nella prima sessione di riprese vennero girate le scene nel mondo “civile”, mentre nella seconda le scene di vita primitiva sull’isola; il motivo della pausa fu la necessità per Tom Hanks di avere a disposizione tempo per perdere circa 20 kg di peso per interpretare la parte del sopravvissuto. In questo intervallo di tempo il regista Robert Zemeckis ebbe modo di dirigere un altro film, Le verità nascoste. Cast Away è stato girato a Monuriki, che fa parte delle Isole Mamanuca, situate vicino a Viti Levu, l’isola più grande delle Figi, che è diventata una meta turistica dopo l’uscita del film.
Il protagonista del film, Chuck Noland, vive a Memphis una vita appagante per il lavoro che svolge con passione come dirigente operativo della FedEx, nota e grande azienda di spedizione merci in tutto il mondo, e per l’amore ricambiato di Kelly, la sua fidanzata con cui ha intenzione finalmente di sposarsi; ma prima deve recarsi per il suo lavoro in Thailandia. L’aereo della FedEx su cui viaggia precipita in mare e Chuck si salva approdando su un’isola deserta dove impara a sopravvivere bevendo il succo delle noci di cocco, mangiando granchi e imparando ad accendere il fuoco con mezzi di fortuna. Tra i detriti dell’aereo caduto portati dal mare sull’isola c’è un pallone su cui, servendosi dell’impronta insanguinata della sua mano, disegna un volto e lo chiama con il nome impresso della marca: “Wilson” che per non impazzire diverrà il compagno con cui parlare e confidarsi. Ma la solitudine è terribile da sopportare: il tempo passa inesorabile e nessuno sembra cercarlo tanto che Chuck pensa di uccidersi. Sono passati quattro anni quando il mare porta sulla spiaggia un detrito di vetroresina: due pareti ad angolo appartenute ad un bagno chimico. Vedendone la resistenza al vento a Chuck nasce l’idea di utilizzarlo su di una zattera come vela da dispiegare per superare la forte risacca dovuta alla barriera corallina che circonda l’isola e poi dirigersi in mare aperto alla ricerca di soccorsi. Il tentativo riesce ma durante una tempesta cade in mare l'”amico Wilson” che Chuck disperatamente, rischiando di affogare, tenta inutilmente di salvare. È ormai allo stremo delle forze quando una nave incrocia la zattera e lo raccoglie riportandolo alla vita civile. Ma la sua vita non sarà come prima: Kelly, persa ogni speranza di ritrovarlo, pur rimpiangendolo ed amandolo ancora, si è sposata e ha avuto una bambina. Le parole amare, ma serene, di Chuck rivolte ad un suo amico ben rappresentano la morale del film: « Sono tornato a Memphis e parlo con te, c’è del ghiaccio nel mio bicchiere e l’ho persa ancora una volta. Mi rattrista non avere Kelly, ma sono grato che lei fosse con me su quell’isola. E adesso so cosa devo fare, devo continuare a respirare… perché domani il sole sorgerà e chissà la marea cosa può portare… » Quando si trovava sull’isola Chuck aveva conservato, senza mai aprirlo, uno dei pacchi che si trovava sull’aereo, portato a riva dal mare dopo la caduta del velivolo. Il pacco lo aveva incuriosito per le due ali dorate raffigurate sulla scatola che gli avevano poi dato l’idea per le vele della sua zattera usate come ali da aprire per volare oltre la barriera corallina. L’ha portato con sé anche sulla zattera ed ora si reca a riportarlo a chi l’aveva spedito per rispettare l’impegno della FedEx che non aveva potuto consegnarlo. Così Chuck incontrerà quell’artista estemporanea, che con le sue opere alate gli aveva in un certo modo salvato quella vita che ora è pronto a ricominciare.