- Anno: 2003
- Durata: 110'
- Genere: Fantastico
- Nazionalita: USA
- Regia: Tim Burton
Big Fish – Le storie di una vita incredibile (Big Fish) è un film del 2003 diretto da Tim Burton, tratto dall’omonimo romanzo di Daniel Wallace.
« Quando la nave è salpata solo un matto può continuare ad insistere.
Ma la verità è che io sono sempre stato un matto! »
(Edward Bloom)
Edward Bloom è solito narrare, fra lo stupore di chi lo circonda, storie fantastiche e assurde riguardanti la sua vita: dall’incontro con un uomo alto 5 metri, a quello con una strega con un occhio di vetro, fino al celebre racconto del pesce incatturabile preso proprio nel giorno della nascita del figlio. Suo figlio William, però, non apprezza questa sua presunta mancanza di serietà e per questo con il tempo si allontana da suo padre. Quando Edward si ammala gravemente William torna alla casa dei genitori e, attraverso ricordi e dialoghi, intraprende un personale viaggio alla scoperta della vita del padre per cercare di dividere la realtà dalla fantasia. Tutto ciò lo porterà a scoprire il gusto del racconto e che le storie raccontate dal padre hanno più verità.
In seguito alla morte del padre, lo sceneggiatore John August, dopo aver letto il manoscritto di Big Fish, persuase la Columbia Pictures a procurarsi i diritti sul libro. Steven Spielberg si propose per la regia nell’agosto del 2000, ed ebbe da August la scrittura di due abbozzi del lavoro, con in mente la recitazione di Jack Nicholson nel ruolo di Edward Bloom. August lavorò duramente per rendere il libro episodico in una storia coesiva, decidendo di avere in essa più narratori, e così scrisse un terzo abbozzo dopo che Spielberg iniziò a distrarsi per la produzione di altri progetti. I produttori Dan Jinks e Bruce Cohen discussero inizialmente il progetto con Stephen Daldry, prima di inviare il terzo abbozzo a Tim Burton, che si propose nell’aprile del 2002 per la regia. Burton non era mai stato particolarmente legato ai propri genitori, ma la morte di suo padre nell’ottobre del 2000 e quella della madre nel marzo del 2002 lo afflissero molto. In seguito alla produzione di Planet of the Apes – Il Pianeta delle Scimmie, volle tornare alla realizzazione di film meno impegnativi. Burton gradì il copione, considerandolo la prima storia veramente unica offertagli dopo Beetlejuice – Spiritello porcello. Burton trovò piacevole anche la combinazione nella storia della drammatizzazione emozionale con i racconti esagerati narrati, che gli permettevano di raccontare a sua volta storie di ogni genere. Burton si incontrò con Jack Nicholson e insieme, brevemente, discussero sull’utilizzo delle tecniche computerizzate che potessero rendere l’attore più giovane. Dopo aver tralasciato l’idea, Burton iniziò il difficile processo di casting di due attori per uno stesso personaggio, cosa che fece slittare le riprese dall’ottobre del 2002 al gennaio 2003. Ewan McGregor e Albert Finney furono ingaggiati nei rispettivi ruoli del giovane e del vecchio Edward Bloom il 1º agosto 2002. La combinazione fu suggerita dai produttori Jinks e Cohen che erano a lavoro con McGregor in Abbasso l’amore, e Burton acconsentì, notando la somiglianza recitativa col suo regolare collega Johnny Depp. Poi, vedendo la performance di Finney in Tom Jones, Burton trovò quest’ultimo simile a McGregor, e coincidentalmente trovò un articolo della rivista People a confermarlo. La maggior parte del cast fu assemblata in novembre. Lo stesso valse per il ruolo di Sandra, dato a Alison Lohman, che fu scelta in soli due minuti di audizione. Le riprese di Big Fish iniziarono il 13 gennaio 2003 e terminarono agli inizi di maggio. La produzione fu posta a Wetumpka, Alabama. Tutte le scene con la recitazione di Albert Finney nel ruolo del vecchio Edward Bloom furono filmate per prime a causa della difficoltà emotiva che pretendeva la parte. McGregor fu sul set dall’inizio e osservò la recitazione dell’attore. Dopodiché, le riprese proseguirono più lievemente, più piacevolmente vedendo il lavoro di Burton e McGregor un ambiente più gioviale e più vario nelle storie raccontate. La maggior parte del film fu improvvisato, come la scena della nascita di Edward o la scena esilarante di Edward Bloom in Corea. Le riprese avvennero tutte in Alabama eccezion fatta per una settimana di lavoro a Parigi. Burton preferì utilizzare effetti speciali pratici anziché l’animazione computerizzata. Furono usate la prospettiva forzata per le scene con Karl il Gigante, e i gradienti di colori, per la prima volta usati dal regista, per rendere i toni del film più fantastici.La colonna sonora di Big Fish fu composta dal regolare collaboratore di Burton, Danny Elfman. Si ebbe anche il contributo del cantante dei Pearl Jam Eddie Vedder con la canzone intitolata Man of the Hour, composta dopo la visione del film. Grande l’inserimento della memorabile Let’s Work Together dei Canned Heat.