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Stasera alle 23,15 su Rai Movie Diaz di Daniele Vicari

Creato il 13 novembre 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
Diaz dont clean up this bloodplay video
  • Anno: 2012
  • Durata: 120'
  • Distribuzione: Fandango
  • Genere: Drammtico
  • Nazionalita: Italai
  • Regia: Daniele Vicari
  • Data di uscita: 13-April-2012

« La più grave sospensione dei diritti democratici in un paese
occidentale dopo la seconda guerra mondiale »
(Tagline del film tratta da una citazione
attribuita ad Amnesty International)

Diaz – Don’t Clean Up This Blood è un film del 2012 diretto da Daniele Vicari ed incentrato sui fatti del G8 di Genova. Diaz è il nome della scuola di Genova, resa celebre per la violenta irruzione della polizia, avvenuta la sera del 21 luglio 2001, al termine dei lavori della conferenza del G8 di Genova. Il film è anche conosciuto semplicemente come Diaz (titolo sulla locandina) o Diaz – Non pulire questo sangue (titolo sulla copertina DVD).

« Mi dispiace moltissimo non averlo potuto girare in Italia, perché un film così porta ricchezza: 10.000 comparse, 200 persone di troupe, 120 attori, con tutto l’indotto. Abbiamo ricostruito tutto a Bucarest, solo per costruire la strada di duecento metri, un mese e mezzo di lavoro di artigiani. » (Da un’intervista di Daniele Vicari a Stefania Ulivi sul Corriere della Sera, 18 febbraio 2012.)

Nella produzione sono stati impegnati 250 stunts e 35 automezzi della Polizia. Le location, oltre a quella in Romania, sono l’Alto Adige e Genova. Il film, di natura corale, non ha al centro dei veri e propri protagonisti, quanto una moltitudine di storie: proprio riguardo al processo di lavorazione e alla struttura adottata, il regista ha dichiarato: “la sceneggiatura è stata scritta dopo aver studiato gli atti dei processi, visto centinaia di ore di materiale e incontrato diversi testimoni. E ci siamo resi conto che il film avrebbe avuto senso solo con questa sua dimensione e la sua coralità.”

« Dopo la sentenza di primo grado che assolveva i vertici della Polizia, con Domenico Procacci abbiamo avvertito l’urgenza di capire. Una volta letti gli articoli e visti tutti i documentari, ci siamo resi conto di quanto questo non bastasse. Serviva una chiave di lettura, qualcosa che fosse all’altezza dell’accaduto: la Diaz somiglia a un atto di guerra e come nelle guerre abbiamo rintracciato i destini incrociati e la pluralità delle esperienze. » (Conferenza di Vicari al Bif&est, articolo di Antonio Di Giacomo su “La Repubblica”, 25 marzo 2012.)

Il film è stato proiettato in anteprima italiana il 24 marzo 2012 al Bif&st di Bari in versione originale inglese ed italiana. Riceve una calorosissima accoglienza con oltre 10 minuti di applausi.

Per la promozione del film viene realizzato un teaser trailer ancora prima dell’inizio delle riprese con materiale di repertorio ed una grafica di forte impatto. Vengono anche diffusi i primi teaser poster del film con la tagline della frase di Amnesty International. Il trailer alterna frasi, immagini (disordini, polizia, giornalisti) e scritte: “Questo è il primo movimento di massa della storia che non sta chiedendo niente per se stesso” e “Quella notte per 93 persone inizia un incubo” e si chiude con l’immagine di una donna che attacca ad una finestra chiusa da una griglia un foglio di carta con il sottotitolo del film manoscritto. Già prima della fase delle riprese (Luglio 2011) comincia la campagna di comunicazione di Fandango curata dall’art director Federico Mauro che utilizza in modo innovativo social network (soprattutto facebook e twitter) per lanciare le prime clip tematiche del film ed altro materiale legato alla produzione e postproduzione del film.. Viene anche realizzata una App con contenuti extra ed esclusivi che la Apple vieta ai minori di 17 anni.

GUARDA IL TRAILER >>



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