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Stasera alle ore 23.50 circa su Italia 1 nuovo appuntamento con "Confessione Reporter"

Creato il 23 maggio 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Stasera alle 23.50 circa Italia nuovo appuntamento Pensavamo fosse finita, proibita, cancellata. Invece la schiavitù moderna è nella casa accanto" - afferma Stella Pende e prosegue - "Per noi i mostri sono sempre lontani, invece siamo noi. Perché in Belgio, in italia, in Francia piccole bambine e giovani ragazze lavorano 12 ore al giorno senza paga, dormono come cani sugli zerbini, mangiano avanzi. E' la nuova prigionia umana, silenziosa, sconosciuta: quella di 400 mila schiave domestiche nel
mondo."
Questo il reportage di apertura del terzo appuntamento con Confessione Reporter, in onda stasera alle ore 23.50 circa su Italia 1. E qui potete vedere la drammatica testimonianza di Marie, originaria della Costa D'Avorio e "deportata" in Francia da un connazionale ivoriano che l'ha violentata e ridotta in schiavitù. Stella Pende è andata in Francia a raccogliere la sua testimonianza e a documentare il lavoro di un'associazione che lotta ogni giorno contro questa barbarie, il Comité Contre L'Esclavage Moderne.
Confessione Reporter è giunto alla terza edizione e il programma si è guadagnato i consensi della critica. Antonio Dipollina su La Repubblica ha scritto: "L'orizzonte stavolta si allarga un po' comprendendo il concetto di viaggio anche dentro esperienze forti che non necessitano di lunghi tragitti: è il caso del grande impatto con l'autismo visto nella puntata di giovedì (16 maggio n.d.r.), partendo dall'esperienza pubblica di Gianluca Nicoletti con il figlio Tommy ma allargando lo sguardo alle strutture che si occupano del problema, con un senso non comune di approccio alla realtà minuta e quindi una super realtà che diventa poi il cuore del racconto."
Massimo Tosti di Italia Oggi ha invece commentato: "Stella Pende non alza mai i toni (proprio lei che fu cacciata dalla Rai trent'anni fa, dopo la bestemmia in diretta di Leopoldo Mastelloni al suo microfono), raccontando picchi di umanità che meritano uno spazio televisivo."

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