Quanta ricerca e quanta tecnologia sono necessarie per produrre il nostro cibo? Quali esperimenti e procedimenti vengono attuati per produrre ciò che mangiamo? Lo racconta “Food factory: buono e impossibile”, la nuova trasmissione in sei puntate in onda il mercoledì alle 22.15 su Rai 5, a partire da oggi
Il protagonista, Stefan Gates, per il quale il cibo è un’autentica missione, oltre che una forma di divertimento e una fonte di informazione, scopre come per produrre caffè liofilizzato o formaggio per pizza, la scienza abbia dovuto investire in idee, tempo e denaro. In ogni puntata del programma gli ospiti provano a organizzare una propria idea di produzione, per portare sul mercato quei cibi pronti che siamo abituati a consumare, e che verranno assaggiati da professionisti del settore e da “cavie” scelte tra il pubblico. Il tutto per raccontare come i prodotti che arrivano sugli scaffali dei supermercati non siano solo la somma dei loro ingredienti, ma il risultato di fatica e genialità.
Nella prima puntata Stefan sfida due colleghi a preparare succo d’arancia, minestre in busta e sale marino così come “fabbrica crea”. Più facile a dirsi che a farsi, perché il percorso di produzione è irto di ostacoli: anche per un elemento semplice come il sale, il processo di naturale evaporazione dell’acqua di mare non è affatto sufficiente.
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Stasera su Rai 5 al via "Food Factory", la trasmissione che racconta ciò che mangiamo
Creato il 12 giugno 2013 da Nicoladki @NicolaRaianoI suoi ultimi articoli
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