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Stasi

Creato il 16 dicembre 2010 da Lipesquisquit
Guardando il trailer del cinepanettone di De Sica e pensando agli equivalenti estivi che già si chiamano cinecocomeri, oltre a sospirare, ho pensato che questi film, che ci piaccia o no, hanno accumulato una certa dignità.E' così, ormai i cinepanettoni sono diventati documenti, testimonianze storiche, punti di riferimento che in futuro – si, lo sto scrivendo davvero – contribuiranno a dare un senso a questi anni, e quando dico questi anni intendo gli ultimi tre decenni, perché, stando agli esperti, la saga è partita con ‘Sapore di mare’ del 1982, o forse con "Vacanze di natale" del 1983, dove, tanto per rendere l'idea, la gnocca del film era Stefania Sandrelli.Quello che è successo a questi film è che ormai il tempo gli ha dato ragione. Anche se stiamo parlando di minchiate la cui unica forza è che si ripropongono inesorabilmente come una peperonata poco cotta nel corso di una nottata difficile, il problema è che ormai sono minchiate trentennali e il mondo funziona così, sul lungo periodo la quantità ad un certo punto prevale sulla qualità, perciò un fenomeno cinematografico che dura trent’anni vuol dire senz'altro qualcosa, è oggettivamente degno di nota.Non sto dicendo che in futuro all’università si studierà la tragicità ambivalente delle scorregge dei personaggi secondari di “Natale sul Nilo” – e comunque non lo escludo – ma probabilmente si penserà a questo genere di film come a un qualcosa di caratteristico, essenziale, da tenere in considerazione per comprendere il percorso spirituale degli italiani, perché, insomma, trovami un altro paese nel mondo dove nell’era velocizzata dell’informatica un genere di film consapevolmente senza pretese e di bassissimo livello è rimasto di tendenza per trent’anni (per ora), e non parlo da estraneo alla cultura popolare con la puzza sotto al naso, voglio dire, anch’io ho riso come un ebete al cinema con “SPQR 2000 e mezzo anni fa”, e non lo rinnego, ricordo con tenerezza le tettone di Anna Falchi e il peperoncino nel culo del cavallo per far correre di più la biga di De Sica e Boldi, ma era il 1994, Cristo, facevo la terza media, Berlusconi in politica era una novità, la palla calciata da Baggio ai rigori a Pasadena stava ancora per aria, Kurt Cobain era ancora caldo.Quello che voglio dire è che ai nostri nonni noi abbiamo chiesto com’è stata la guerra, o com’è stato possibile che prima eravamo tutti fascisti e dopo eravamo tutti partigiani, mentre invece a noi i nostri nipoti non faranno domande, perchè, se saranno un minimo svegli, capiranno in anticipo che non ne vale la pena, oppure le faranno e si pentiranno subito di averle fatte.

NIPOTE: “Nonno, mi spieghi com'era possibile, ai tuoi tempi, che il partito politico di quelli che dicevano di avercelo duro cresceva costantemente anno dopo anno?”NONNO: (muove vistosamente il bacino, mimando il coito, fischiando a tempo e gridando sporadicamente “Iside: famme ‘na pompa!”)NIPOTE: “Grazie, nonno, ho capito. Ora però smettila, che ti sloghi l’anca.”


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