Sono stati pubblicati oggi i risultati della 12esima edizione del rapporto annuale di Pew Research Center’s Journalism Project: “The State of the News Media 2015″.
Il rapporto si compone di tredici segmenti che analizzano in profondità i media statunitensi, dalla televisione ai podcast, passando per radio e giornali. Quest’anno è stato reso disponibile anche un ricco database.
Ovviamente, come d’abitudine, non posso che consigliarne la lettura integrale al di là della mia personale sintesi ed interpretazione focalizzata sul segmento dei quotidiani e delle news online.
Per quanto riguarda i giornali, nonostante la focalizzazione sempre più spinta sul digitale, il 56% di coloro che fruiscono dei quotidiani lo fanno con un giornale cartaceo mentre l’11% lo fa da PC o da mobile.
Il vero grande problema irrisolto resta quello dei ricavi pubblicitari il cui crollo sembra inarrestabile e, soprattutto, non sono nemmeno lontanamente compensate le perdite del cartaceo dal digitale — che pesa mediamente il 17.6% del totale — come mostra il grafico sottostante.
Se si escludono NYTimes e Wall Street Journal i ricavi generati dai giornali che hanno adottato il paywall sono assolutamente risibili, marginali. Ancora peggiore la situazione per quanto riguarda il pagamento delle edizioni su tablet e smartphone. Un panorama che varia ben poco anche per quanto riguarda i periodici.
La sostenibilità economica resta dunque il principale nodo da sciogliere. Un problema che, in forme diverse, riguarda anche le testate digital first e/o all digital come testimoniano la chiusura di Gigaom o i problemi di The New Republic acquistato nel 2012 dal co-fondatore di Facebook Chris Hughes. La strada per il successo economico sembra basarsi prevalentemente sull’espansione, sull’internazionalizzazione,come testimoniano, oltre all’Huffington Post, i successi di Vice News, Vox.com e Politico. Una conferma di come gli attuali modelli di business si concentrino più sul volume che sul valore.
È ormai conclamato che il modello vendite-pubblicità non sia in grado di sostenere economicamente l’informazione ed infatti negli USA a fronte di un mercato complessivo di 50.73 miliardi dollari di advertising digitale i quotidiani ne ricavano 3.5, il 6.8% del totale.
Diviene dunque fondamentale aumentare il mix, trovare nuove fonti di ricavo, da individuare in funzione dell’immagine di marca del giornale, che integrino il binomio sul quale i giornali si sono fondati dalla loro nascita ad oggi come provavo a dire durante il Festival Internazionale del Giornalismo recentemente conclusosi.