La maggior parte di questi immobili appartengono alle categorie A (immobili a destinazione ordinaria come case e uffici) e C (immobili a destinazione ordinaria commerciale come negozi, magazzini, laboratori). Tra le categorie residenziali, quelle sotto la lettera A, le più rappresentate sono la A2 e la A3, cioè le abitazioni di tipo civile e le abitazioni ti tipo economico.
E' interessante osservare che, seppure la variazione dello stock immobiliare 2011-2010 è positiva per tutte le categorie, all'interno della categoria A c'è una riduzione di alcune sottocategorie estreme: quelle A1, case di tipo signorile e quelle di tipo A4, A5 e A6, cioè abitazioni di tipo popolare, ultrapopolare e rurale, mentre le case più di lusso, con l'eccezione delle case signorili, quelle delle classi A7, A8 e A9, abitazioni tipo villini, ville e castelli, aumentano.
Ultima osservazione sulla categoria C, quella produttiva, il maggior aumento 2011-2010 riguarda i magazzini C2 e le scuderie e autorimesse C6, mentre negozi e laboratori artigiani, C1 e C3 segnano il passo.
In fondo a questo rapporto c'è un'appendice con definizioni, glossario e tabelle di tutte le categorie catastali.