Il 26 agosto 2014, il Ministero della salute, Repubblica democratica del Congo (RDC) ha segnalato un focolaio di EVD nella provincia di Equateur. Il ceppo che ha causato la diffusione è stato identificato come Zaïre ebolavirus, della stessa specie che è stata isolata in quello dell’Africa occidentale. Tuttavia, non esiste alcuna prova che lo scoppio nella RDC è direttamente collegato a quello dell’Africa occidentale. Lo stesso sforzo ha causato sei focolai nella Repubblica democratica del Congo, dal 1976, e gli antecedenti suggeriscono un’introduzione zoonotica indipendente. Nella tabella seguente viene visualizzato il conteggio dei casi sino al 26 agosto 2014. I dati si basano sulle migliori informazioni disponibili segnalate dai ministeri della salute, attraverso il mondo salute organizzazione ufficio regionale per l’Africa.
Paese Nuovi casi e decessi segnalati fino al 26 agosto 2014
Morti e casi confermati
Guinea
Casi 648 Morti 430
Liberia
Casi 1378 Morti 694
Sierra Leone
Casi 1026 Morti 422
Nigeria
Casi 19 Morti 7
Totale
Casi 3071 Morti 1553
Il numero totale di casi è soggetto a modifiche a causa di riclassificazioni, indagine retrospettiva, consolidamento di casi e dati di laboratorio e rafforzata la sorveglianza. Nonostante gli sforzi per limitare la diffusione, un notevole numero di nuovi casi hanno continuato a essere segnalati da tutti i quattro paesi colpiti rispetto al precedente aggiornamento epidemiologico dell’ECDC del luglio 2014, dimostrando che l’epidemia non è ancora stata portata sotto controllo. Mentre la velocità di trasmissione rimane stabile in Guinea, sembra aver accelerato in Liberia e Sierra Leone. Il rischio di infezione per i viaggiatori in visita, Guinea, Liberia e Sierra Leone è considerato molto basso. Le Infezioni umane derivano maggiormente dal contatto diretto con i fluidi corporei o le secrezioni da un essere umano infetto, e i più alti rischi di infezione sono associati con la cura dei pazienti infetti, specialmente in ambito ospedaliero, non sicure procedure mediche, compresa l’esposizione ai dispositivi medici contaminati, come aghi e siringhe e non protetta esposizione ai fluidi corporei contaminati.L’ente raccomanda di non applicare per Guinea, Liberia, Sierra Leone e Nigeria sulla base delle informazioni attuali disponibili per questo evento o eventuali restrizioni di viaggio o commercio.L’ECDC evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ha comunicato di continuare a monitorare attentamente la situazione dello scoppio di epidemia di Ebola nella regione dell’Africa occidentale.
Lecce, 29 agosto 2014
Giovanni D’AGATA