Ciao,
sono un installatore elettricista, conosco la domotica, ma non installo spesso impianti antifurto. Ultimamente ho installato un impianto antifurto Bticino con all’esterno due lettori transponder articolo L4607. Il lettore transponder è dotato di un led che segnala lo stato dell’impianto (verde=impianto disinserito – spento=impianto inserito). Ora la domanda: un ladro, che conosce i colori del led, sa perfettamente quando l’antifurto è inserito o disinserito. Ammettendo pure che si possano programmare i colori, al ladro basterebbe osservare per qualche giorno il led per capire quando provare l’intrusione. Devo obbligatoriamente installare i lettori transponder all’interno della casa e impostare un ritardo in ingresso o esiste qualche altra soluzione?
Grazie
Nicola
Buongiorno Nicola
Esistono due filosofie nel campo della sicurezza – entrambe valide e con una loro logica, ma diametralmente opposte.
La prima sostiene che la segnalazione di impianto attivo debba essere visibile dall’esterno per fungere da deterrente e per ovvi motivi di praticità, soprattutto in impianti multi-utenza dove è comodo sapere prima di entrare se l’allarme è attivo oppure no. In effetti, se pensa solo all’uso familiare comune, personalmente ne vedo una pratica applicazione perché se non avessi la segnalazione led fuori dalla porta mia moglie farebbe scattare l’allarme almeno due volte alla settimana…
La seconda, invece, quella anglosassone, sostiene che la segnalazione non debba essere visibile, sia per non fornire un’informazione che – come giustamente lei ha segnalato potrebbe essere un aiuto ingiustificato al potenziale ladro, sia perché nel mondo britannico, patria originaria della sicurezza antintrusione, lo scopo è quello di catturare il ladro, non di segnalare l’intrusione.
Purtroppo qui da noi sperare in un intervento tempestivo delle Forze dell’Ordine, soprattutto in impianti civili, è abbastanza ottimistico (o forse quasi utopistico).
Chi ha ragione? Come vede, ci sono pro e contro in entrambe le situazioni che debbono essere valutate in base alle necessità ed alle esigenze del Cliente. Personalmente ritengo che si debba fare una scelta legata alla praticità ed al modo di utilizzo, piuttosto che puramente filosofica: sicuramente all’interno (e quindi invisibile) è meglio, ma se questo va ad intaccare la sicurezza (problemi nella gestione del ritardo di ingresso) o la convenienza dell’utente (paura di non riuscire a disattivare l’impianto in tempo, scarsa praticità) allora l’esterno vince.