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Stato di grazia - Phil Joanou

Creato il 11 maggio 2011 da Frank_manila
Stato di grazia - Phil Joanou Cammino per i fatti miei, con passo svelto e deciso. Alzo un attimo lo sguardo e noto che lì, a circa 50m c'è una bancarella di dvd. Mi auto-impongo di non fermarmi, di tirare dritto. Aumento l'andatura, 20m, 10m, 5m, sono praticamente arrivato quando l'occhio mi cade su questo dvd, che giace in cima alla catasta informe di suoi simili. Mi fermo, lui mi vede e mi sussurra un docile e sofferto "Prendimi, prendimi!". Decido istintivamente di dargli una chance. Noto velocemente i volti sulla copertina, leggo di fretta la trama, al che mi scappa un sonoro "Perbacco!", "3 euro" incalza il venditore. E fu così che, secondo la leggenda, sono entrato in possesso di questo film, del quale ignoravo totalmente l'esistenza! Capito che storia? Pazzesco! Il cast è a dir poco strepitoso, volti che all'epoca erano poco noti al grande pubblico... tanto per capirci: Sean Penn, Ed Harris, Gary Oldman, John Turturro, Robin Wright e John C. Reilly. Musiche di Morricone e regia di un tipo mai sentito prima! È uno di quei film duri, una storia di criminali di mezza tacca (mi ha ricordato non poco The Yards... che però è venuto dopo), di fratelli, di amici, di amore, di tradimenti, del passato che torna e del presente che distrugge. I rimandi al cinema di Scorsese, Coppola e Leone ci stanno tutti, e sicuramente questo Stato di Grazie non sfigura nel paragone con gli illustri maestri (mantenendo sempre e comunque le dovute proporzioni). Una sorpresa incredibile, dove a farla da padrone sono le magistrali interpretazioni di tutti, nessuno escluso. La scena finale (d'ispirazione Hongkonghese e di rimbalzo da Sam Peckinpah) per me è già cult assoluto. Una pellicola che meriterebbe decisamente una rivalutazione!

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