A ben vedere, gli stati moderni, in buona parte, più che nazionali sono sovra-nazionali, dato che contengono popolazioni differentemente accomunate per specificità culturali e territoriali, spesso aventi un tale patrimonio unico e unificante da essersi reso indispensabile il riconoscimento, da parte dello Stato centrale, dello status di Nazione. La Gran Bretagna unifica sotto la corona inglese altre tre nazioni (Scozia, Galles e Irlanda, quest’ultima divisa dall’Eire, Stato-Nazione irlandese indipendente dal Regno Unito). La monarchia spagnola, a sua volta, contiene entità aventi tutte le caratteristiche della Nazione, come la Catalogna e i Paesi Baschi, e altre (Navarra, Andalusia, Asturie) con una tradizione culturale autonoma. In Francia, corsi, bretoni, normanni, alsaziani e provenzali, pur essendo integrati nello Stato francese, rivendicano orgogliosamente la loro autonomia culturale. In Belgio, lo Stato si è generato dalla fusione di due nazioni distinte, la fiamminga germanofona e la vallona francofona, con una costante tensione separatista, in particolare dei fiamminghi. Separazione pacificamente avvenuta nell’ex Cecoslovacchia tra le due nazioni Ceca e Slovacca, all’indomani della caduta dell’Unione Sovietica. Nella piccola Svizzera, addirittura, la Federazione contempla quattro lingue nazionali distinte – tedesca, francese, italiana e romanda -, le cui comunità di riferimento hanno conservato l’autonomia, nonostante il secolare percorso comune nella confederazione. All’opposto, la Nazione Kurda è divisa tra quattro stati differenti – Iran, Irak, Turchia e Siria -, dai quali è stata fatta oggetto a più riprese di repressione dell’identità.
L’elenco potrebbe continuare a lungo, specie se si prendessero in considerazione grandi stati come la Russia, la Cina, l’India, il Brasile e gli Stati Uniti o regionalismi e localismi che, pur non avanzando particolari rivendicazioni nazionaliste, mostrano profonde differenziazioni nei confronti dello Stato-Nazione in cui sono compresi. E’ il caso dei bavaresi in Germania o dei sardi e dei sud-tirolesi in Italia; il caso italiano, poi, con le sue molteplici specificità territoriali e culturali, offre un vasto panorama di particolarismi che hanno, se non tutte, diverse caratteristiche riportabili al concetto di Nazione: la napoletanità, la romanità, la sicialianità, i francofoni valdostani, i ladini, i friulani, tanto per citarne alcuni. Ma lo Stato-Nazione non solo può comprendere nazioni altre all’interno dei suoi confini, che siano o meno riconosciute; può anche consentire che, sulla base di un’identità nazionale o semplicemente territoriale, le autonomie locali si organizzino in modo da assumere una connotazione statuale: è il caso, ad esempio, degli Stati Uniti, dove ognuno degli stati federati ha una tale autonomia legislativa da consentire che ci siano notevoli differenze, anche su aspetti fondamentali del diritto come la pena di morte.